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I paleontologi pisani sul podio di National Geographic

Le gigantesche ossa del cetaceo vissuto quasi 40 milioni di anni fa sono state scoperte da una spedizione guidata da studiosi dell'Università di Pisa

Lo scavo delle vertebre del Perucetus

Era Agosto quando gli scavi coordinati dai paleontologi dell'Università di Pisain Perù, hanno riportato alla luce il fossile del Perucetus colossus, il cetaceo vissuto circa 40 milioni di anni fa e antenato delle attuali balene.

A distanza di 5 mesi, National Geographic, la prestigiosa rivista internazionale nata nel 1888 ha posto questa scoperta sul podio delle scoperte più affascinanti realizzate nel 2023.

Nell’articolo della rivista si ricorda che "un antico cetaceo chiamato in modo appropriato Perucetus colossus potrebbe essere stato il più grande animale di sempre. Una nuova analisi di ossa fossili di questa antica balena, che solcava le acque lungo la costa del Perù più di 37 milioni di anni fa, suggerisce che l'animale potesse pesare più di 300 tonnellate e misurare 20 metri. Le balene azzurre, anche se più lunghe, intorno ai 30 metri, pesano solo circa 200 tonnellate".

Il gruppo di ricerca nel sito di ritrovamento del fossile

Recupero di una vertebra

La scoperta di questo eccezionale cetaceo, classificata terza da National Geographic, era stata presentata in un articolo pubblicato su un'altra grande rivista, Nature.

I resti dell'animale, caratterizzato da ossa grandissime e pesantissime che hanno fatto subito pensare a un mostro marino dalle proporzioni titaniche, sono riaffiorati dal deserto di Ica, lungo la costa meridionale del Perù e sono stati studiati da un gruppo internazionale di scienziati, con in primo piano i paleontologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Tra questi, il professor Giovanni Bianucci, primo autore e coordinatore della ricerca, il dottorando Marco Merella e il ricercatore Alberto Collareta