Cultura

​La cooperazione scritta nei geni

In Comune a Calci il genetista Buiatti interverrà per parlare della storia dei rapporti etici di collaborazione fra diversi, dai batteri all’uomo

Marcello Buiatti

Il pesce grande non mangia il pesce piccolo, in natura non vige esclusivamente la legge del più forte e la competizione tra individui o specie non è l’unica modalità di interazione. A dirlo sarà Marcello Buiatti, professore di genetica dell’università di Firenze, che il 22 ottobre nella sala consiliare del Comune di Calci, interverrà a parlare della Storia dei rapporti etici di collaborazione fra diversi, dai batteri a noi umani. La conferenza, organizzata dall’associazione Amici del Museo di Storia Naturale di Calci in collaborazione con il museo stesso, rientra nel progetto finanziato dalla Regione che quest’anno, 130 anni dopo la morte di Mendel, prende il titolo di Geni al lavoro.

Genetica, ma non solo. “Il mio – spiega Buiatti – vuole essere un ragionamento su come determinati principi etici che noi riteniamo essere esclusivo appannaggio, quando non addirittura invenzione, degli esseri umani, in realtà facciano parte dell’ordine della natura”. Principi, quindi che possiamo riscontrare anche negli animali o nei batteri. “Nel mio intervento – continua Buiatti – tesso un filo storico per dimostrare come sin dai primordi la vita si sia evoluta attraverso tre principi: la moltiplicazione, il differenziamento e la cooperazione tra diversi. Senza di essa non c’è vita”. Concetti di cui l’uomo sembra essersi dimenticato, costruendo intorno a sé l’illusione che la competizione sia dettata dalla natura stessa, mentre invece l’altruismo sembra avere profonde e salde basi scientifiche.