Cultura

La foto vincitrice di "Pisa città ideale"

Si intitola "Magari..." è l'ha scattata in corso Italia l'argentino Eduardo Marcos Ezequiel Simaro. E' stata scelta fra circa cento foto partecipanti

La foto "Magari..." di Eduardo Marcos Ezequiel Simaro

E' giunto a conclusione il sondaggio Social per la scelta della migliore fotografia del contest fotografico “Pisa città ideale”, lanciato dal Comune di Pisa, che ha visto la partecipazione di oltre cento fotografi. Ha vinto “Magari…”, scatto in bianco e nero di Eduardo Marcos Ezequiel Simaro, argentino di Azul, in provincia di Buenos Aires, che ritrae un bambino con il suo triciclo che cammina in mezzo a Corso Italia.

Sui Social, dopo le prime votazioni tra le 12 fotografie selezionate, erano rimaste in gara solo due, “La festa più bella” e “Magari…”, totalizzando 2.894 voti validi, di cui 2.082 su Facebook e 812 su Instagram. La foto “Magari…” ha vinto in entrambi i Social ottenendo 1.112 voti su Facebook (53%) e 451 voti su Instagram (56%), mentre l’altra foto ha avuto 970 voti su Facebook (47%) e 361 su Instagram (44%).

Soddisfazione è stata espressa da Paolo Pesciatini, assessore al turismo, e da Massimo Sestini, presidente della commissione giudicatrice che ha selezionato le 12 fotografie finaliste.

"Congratulazioni al medico argentino vincitore che scrive di amare la nostra città dopo averci studiato - ha raccontato Pesciatini -, a conferma che Pisa è, nel mondo, città simbolo di formazione di alta qualità e di un turismo che deve sempre di più orientarsi anche verso mercati emergenti come ad esempio il sud America".

Il bambino ritratto nella foto di Eduardo Marcos Ezequiel Simaro è il più piccolo dei suoi figli e lo scatto risale al luglio 2017.

"Il trionfo dell’elemento umano – ha commentato Sestini -. Questo concorso ha visto premiare, dal pubblico più eterogeneo, l’immagine che fotografa un bambino di spalle, con la sua piccolissima bicicletta a rotelle, in mezzo al camminare delle persone in una via del centro città. Un bianco e nero potente, ben equilibrato anche se, più che mai doveroso dirlo, tra le immagini finaliste vi sono stati bellissimi scatti da parte di grandi autori. Alla fine, su tutte, ha prevalso la semplicità umana dell’immagine, quell’umanesimo che trovò le sue basi nelle riflessioni dei filosofi greci sull'esistenza proprio dell’essere. Semplicemente, il gusto del pubblico, nel valutare, scegliere, decidere quale la foto vincitrice, è rimasto più sensibile all'esistenza dell’uomo. Questo, e fa piacere a dirlo, è un segno straordinario. In particolare modo, ancora più, se legato a questi tempi".