Politica

Marina di Pisa allagata, "Comune cambi approccio"

Auletta contesta all'amministrazione del sindaco Conti di non adoperarsi per la frazione: "Servono soluzioni e politiche sui cambiamenti climatici"

Marina di Pisa allagata

"Esattamente un mese dopo ci risiamo: una nuova mareggiata ha invaso l’abitato di Marina". Il capogruppo di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, commenta sconsolato quanto è accaduto nella frazione del lungomare nella giornata di oggi, sabato 2 Dicembre.

"A Novembre si era trattato di un evento davvero eccezionale e il mare era entrato dai punti in cui le barriere difensive sono più deboli - ha spiegato - sicuramente in questo lasso di tempo non era possibile realizzare le opere strutturali necessarie, ma sappiamo da tempo che il nostro litorale, ogni inverno, è colpito da diverse mareggiate e non è pensabile affrontarle senza alcun tipo di difesa".

"Che fine hanno fatto la Regione e il Governo? Gli annunci e gli impegni del presidente Giani? - ha domandato - se infatti, come hanno dichiarato, a oggi le risorse per completare il sistema di difesa non ci sono, è evidente che nel frattempo non ci si può girare dall’altra parte. Siamo convinti che, per quanto in regime provvisorio e in attesa delle opere strutturali, si sarebbero potute approntare delle difese migliori e più efficaci".

Per Auletta, le colpe sono da ricercare anche nel rifiuto, da parte della maggioranza, di ammettere l'entità dei cambiamenti climatici. "Dobbiamo trovare nuove soluzioni, sia per l’emergenza che nel lungo periodo, ed è necessaria un'attenta programmazione - ha proseguito - e invece no, non una parola dedicata alle politiche di contrasto all'emergenza in nessuno degli atti più importanti della Giunta Conti, neppure nel Documento unico di programmazione e nel Bilancio in discussione in questi giorni in Consiglio comunale".

"Ci chiediamo ora che cosa si pensi di fare: l’inverno è appena iniziato e ci saranno altre mareggiate - ha aggiunto Auletta - chi avrà la sfrontatezza e l’irresponsabilità di continuare ad insistere su un sistema di grandi opere, come la Darsena Europa, incompatibile con l’emergenza che occorre affrontare?"

"Per tutto il litorale occorre una strategia complessa e costosa che parta dalla definizione di una gamma di soluzioni e azioni possibili da scegliere tenendo conto di quale futuro si vuole dare a questa parte della città - ha concluso - la partecipazione e la consapevolezza di chi vive sul litorale sono essenziali: anche da questo punto di vista il sindaco e la sua Giunta devono cambiare visione e modalità operativa".