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Ateneo in fase 3 ma resta didattica a distanza

Molti corsi non riapriranno in presenza. In arrivo 750 laptop e tablet per gli studenti. Stamani protesta degli studenti sotto il Rettorato

La protesta degli studenti stamani sotto al Rettorato ( foto fb )

Abbattere il divario digitale e consentire a tutti di poter seguire le lezioni e le attività a distanza previste per i primi mesi del prossimo anno accademico. È questo l’obiettivo del bando che l’Università di Pisa ha appena pubblicato sul proprio sito web e che dà la possibilità ai propri studenti - in base al valore del loro ISEE e alla loro anzianità di iscrizione al proprio corso di laurea - di poter usufruire, in comodato d’uso gratuito temporaneo, di uno tra i 750 tablet e laptop messi a disposizioni dall’Ateneo. Si tratta di dispositivi di qualità che gli studenti potranno comunque usare come validi strumenti di studio e lavoro per tre anni dall’assegnazione, oltre che per seguire le lezioni.

"Con questo bando completiamo il pacchetto di misure che l’Ateneo ha messo in campo per difendere il diritto allo studio e sostenere i suoi studenti in questo inizio di anno accademico così particolare – ha dichiarato il rettore, Paolo Mancarella – L’Università di Pisa è pronta ad entrare ufficialmente nella fase 3 che vedrà, mi preme ricordarlo, la ripresa in presenza di molte delle sue attività di studio e di ricerca, a partire dal 56% dei suoi corsi di laurea e laurea magistrale".

Una rassicurazione che però ancora non convince molti, tanto che venerdì si svolgerà una iniziativa di protesta di Confcommercio con la partecipazione anche del Comune. Lo scopo è chiedere una riapertura, in presenza, dei corsi in tutte le facoltà per ridare fiato anche all'economia cittadina.

E stamani un gruppo di studenti ha protestato proprio sotto il Rettorato per chiedere di usufruire nuovamente di aule e biblioteche.