Cultura

Sms, orario ridotto e servizi limitati

L'Associazione Amici della SMS Biblio:"Esprimiamo grande preoccupazione per quello che succede presso la biblioteca comunale"

"Una scossa per rilanciare le attività delle istituzioni culturali cittadine, in particolare della biblioteca Sms, anche con nuovi strumenti adeguati alla situazione attuale".

E' quella che chiede l'associazione Amici della Sms Biblio Pisa in relazione a quanto sta avvenendo anche alla struttura della zona di Porta a Piagge.

"Le biblioteche sono state chiuse di nuovo formalmente dal DPCM del 3/11 , ma la biblioteca comunale di Pisa era già chiusa da tempo e ha mantenuto negli ultimi mesi il solo servizio del prestito e restituzione su appuntamento. Attualmente gli orari possibili per le prenotazioni sono dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 14,30 alle 16 , creando disagi per gli utenti che lavorano e non solo. Le carenze di personale, che già affliggevano la Biblioteca, non possono giustificare, crediamo, né tantomeno spiegare un orario di apertura così ridotto ; proprio in questo periodo così difficile, sarebbe importante che la “voce” della biblioteca fosse più forte e più vicina ai suoi tanti e affezionati utenti", spiega l'associazione.

"Altre biblioteche in Toscana non hanno mai cessato le proprie attività durante la pandemia; per esempio, a Firenze, le biblioteche comunali si sono organizzate per un servizio di libri a domicilio oltre che d’asporto. Con la funzione “Utente in linea” è possibile richiedere il prestito e concordare l’appuntamento per la consegna dei libri a casa . L’attività si avvale dell’apporto degli operatori delle cooperative di servizio e della messa a disposizione di un mezzo comunale per il trasporto".

"Chiediamo, quindi, di potenziare il prestito da asporto con l’allargamento dell’orario di apertura e con l’ampliamento del tempo a disposizione per i servizi telefonici; proponiamo, inoltre, la creazione di una chat on line che funzioni anche il sabato per permettere agli utenti di confrontarsi con i bibliotecari, che possono consigliare e diventare professionalmente attivi. Infine, chiediamo, nel rispetto dei protocolli già esistenti, che la biblioteca possa avviare un servizio di consegna a domicilio nei modi e nelle forme da concordare con il personale della biblioteca. L’ iniziativa dei libri a domicilio potrebbe, peraltro, diventare permanente per venire incontro a tutti gli utenti “fragili” o con disabilità, che non hanno la possibilità di accedere facilmente alla biblioteca."