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"Asili, mai messo in discussione accesso bambini"

Il sindaco fa il punto dopo quanto avvenuto ieri:"Mai messo in discussione l'accesso ai bambini, è una lacuna a livello nazionale"

Il sindaco di Pisa Michele Conti

Il sindaco di Pisa Michele Conti interviene dopo quanto avvenuto ieri, dopo la protesta di alcuni genitori che lavorano in ambito sanitario, e il caso nato per alcuni medici, infermieri, tecnici di lavoratorio e oss pisani che lavorano nei reparti Covid e che hanno figli che frequentano gli asili nido, aperti proprio da oggi.

Una vicenda che ha alimentato una serie di polemiche politiche sulla possibile esclusione dei bambini ("Niente di più falso" ha detto il sindaco ) con il Comune che poi si è adoperato per trovare una soluzione. 

"Veniamo ai fatti", ha spiegato Conti. "A Pisa, come in tutti i Comuni d’Italia, si recepisce il decreto ministeriale n.80 del 3 agosto 2020 che fornisce gli indirizzi per la ripresa delle attività scolastiche. All’art. 10 del decreto si dettano le precondizioni per la presenza nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia di bambini, genitori o adulti accompagnatori e di tutto il personale a vario titolo operante. Fra queste anche dichiarare, fra le altre cose, di “non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni”, condizione difficile da autocertificare per un lavoratore della Sanità. La questione sollevata da una mamma-medico è stata immediatamente affrontata e risolta dall’assessore alle politiche educative: andando oltre le nostre competenze e colmando una grave lacuna nazionale creata dal Ministro Azzolina, abbiamo proposto di modificare il testo dell’autodichiarazione in modo che possa essere firmata anche dai medici e dagli infermieri e, contestualmente, inviato un quesito al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl territoriale perché si esprima nel merito sulla questione. 

Nell’aggiunta il genitore che lavora in ambito sanitario e abbia avuto contatti con pazienti Covid-positivi deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, “di aver avuto, nel corso della propria attività lavorativa, contatti con pazienti affetti da SARS-CoV-2, adeguatamente protetto da DPI forniti dall’Azienda Sanitaria e seguendo le procedure aziendali previste per il trattamento dei suddetti pazienti”.

"Va da sé che non è mai stato messo in discussione l’accesso dei bambini negli asili, semmai il dubbio era posto soltanto per il genitore accompagnatore che poteva aver avuto contatti diretti con malati Covid", aggiunge il sindaco

"Quindi nessuna discriminazione, nessun disservizio, nessun caos organizzativo, ma semplicemente una lacuna normativa a livello nazionale, che si porrà in questi giorni in maniera simile in tante città, che abbiamo prontamente risolto nel giro di poche ore", conclude Conti.