Dopo il silenzio durato tutta la notte e le parole dello sfidante di centrosinistra, Paolo Martinelli, anche l'attuale sindaco Michele Conti ha dato inizio ai tempi supplementari della campagna elettorale per scegliere il primo cittadino di Pisa.
"Solo una manciata di voti e qualche scheda contestata ci hanno separato dalla vittoria al primo turno - ha detto in una conferenza stampa - adesso torneremo in strada a chiedere di nuovo il voto per continuare la svolta storica della città: come nel 2018 vinceremo al ballottaggio, ne sono pienamente convinto".
"Siamo riusciti a prevalere praticamente in tutti i quartieri della città, compresi quelli che storicamente votavano a sinistra - ha aggiunto - si tratta di un'affermazione storica della nostra coalizione, se si considera che a Settembre il centrodestra era sotto di 10 punti percentuali. La nostra coalizione, allargata alle forze civiche, è riuscita a staccare il candidato del centrosinistra di oltre 3.500 voti".
Per Conti, il risultato di Martinelli certifica la sconfitta del progetto di campo largo. "I dati dimostrano il fallimento del laboratorio politico nazionale confermato dalle presenze a Pisa durante la campagna elettorale di Schlein e Conte - ha detto - i pochi voti della lista a sostegno del candidato sindaco, la quasi scomparsa del Movimento 5 Stelle e la poca influenza della sinistra civica ecologista confermano la nostra convinzione: quella di Martinelli non era una candidatura civica, ma esclusivamente a trazione Pd".
Sullo scarto minimo di 15 voti tra lui e Martinelli, infine, è stato chiesto il riconteggio. "Com'è doveroso e rispettoso per tutti gli elettori, abbiamo chiesto il riconteggio - ha concluso - affinché non possa rimanere alcun dubbio".