Politica

Corteo di studenti, "Si dimettano Ziello e questore"

Da Arci Pisa arriva la richiesta del vicepresidente Dimonte: "Episodio inaccettabile, basta violenza istituzionalizzata: il sindaco prenda posizione"

La manifestazione di solidarietà in piazza dei Cavalieri

Le immagini delle violenze durante il corteo pro Palestina dei giorni scorsi sono ancora vivide e, per Mario Dimonte, vicepresidente di Arci Pisa, l'episodio non può rimanere senza alcuna conseguenza. A cominciare dall'assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni.

"Le violente cariche della Polizia non hanno alcun giustificato motivo: quello a cui abbiamo assistito è stata una brutale azione di repressione nei confronti di ragazzi inermi, a volto scoperto, a mani alzate, per lo più minorenni - ha detto - il dispiegamento delle forze dell’ordine è stato eccessivo per il tipo manifestazione e l’uso della forza, le manganellate ripetute, sono un segnale assolutamente preoccupante".

"La gestione della piazza è stata maldestra e inaccettabile, soprattutto violenta e la città lo ha capito e ha risposto con fermezza, difendendo il valore costituzionale del diritto a manifestare - ha aggiunto - abbiamo espresso fin da subito e continuiamo ad esprimere la nostra assoluta vicinanza e solidarietà alle ragazze e i ragazzi che erano in piazza".

Per Dimonte, dopo la grande manifestazione di solidarietà che si è tenuta in piazza dei Cavalieri qualche ora dopo gli eventi, ci dev'essere dunque la presa di responsabilità. "La prima è quella più immediata, con le dimissioni del questore Sebastiano Salvo, che non è stato in alcun modo garante della sicurezza dei cittadini e dell’incolumità dei manifestanti - ha spiegato - necessarie, poi le dimissioni di Edoardo Ziello, che fin dalle prime ore, mentre il primo cittadino Conti provava goffamente a tamponare la situazione, gettava benzina sul fuoco, attribuendo a dei giovanissimi ragazzi azioni violente che non trovano alcuna attendibilità dalle immagini".

"Le parole di Ziello rappresentano un’ulteriore colpo violento inferto alla città in uno dei giorni più neri della sua storia - ha concluso Dimonte - la misura è colma, non ci può più essere spazio per la violenza istituzionalizzata. Le parole di alcuni degli esponenti più importanti della destra cittadina richiedono una presa di posizione forte e chiara da parte del sindaco Michele Conti: non bastano più le parole di circostanza, ora deve decidere se stare con i figli di questa città colpiti violentemente senza motivo o con chi li schernisce pubblicamente".