Cronaca

Il silenzio dei sanitari in memoria di Barbara

Un sit-in di fronte al reparto di Psichiatria dell'ospedale dov'è stata aggredita e dove i colleghi la piangono. Il cordoglio del ministro Schillaci

Il sit-in dei sanitari

Il silenzio al Santa Chiara e di tutta la sanità. A mezzogiorno di oggi, lunedì 24 Aprile, ex colleghi e il personale sanitario si è fermato, in ricordo della dottoressa Barbara Capovani, morta dopo l'aggressione avvenuta proprio sul posto di lavoro.

Era stato annunciato dalla dottoressa Liliana Dell'Osso, presidente della Società italiana di psichiatria: davanti al reparto di Psichiatria sociale, tanti camici bianchi si sono fermati nel ricordo della dottoressa Capovani.

Allo stesso modo il dottor Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha deciso di dedicare a Capovani la Medaglia al merito della sanità pubblica che ritirerà giovedì 27 Aprile al Quirinale. "La dedicheremo ai 379 colleghi vittime del Covid e a Barbara Capovani, vittima di una violenza inaudita a Pisa", ha scritto.

"La morte di Barbara Capovani mi addolora profondamente, la violenza di cui è stata vittima è inaccettabile - ha detto il ministro per la Salute, Orazio Schillaci, in una nota - oggi è un giorno molto triste, ringrazio la famiglia per aver scelto di donare gli organi di Barbara e rivolgo a loro il mio personale e sentito cordoglio".

Proprio nella mattinata di oggi, inoltre, l'assessore regionale al Diritto alla Salute e alla Sanità, Simone Bezzini, ha incontrato Silvia Briani e Maria Letizia Casani, le direttrici generali dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, e gli operatori sanitari del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, di cui era responsabile Barbara Capovani.

Bezzini, Briani e Casani hanno voluto esprimere personalmente e a nome di Regione e delle due Aziende il loro cordoglio e la loro vicinanza agli operatori.