Cultura

La Chiesa della Spina e le antiche tele ritrovate

Il ciclo pittorico anticamente custodito nella chiesetta sul lungarno fu rimosso nel 1871, quando l'edificio fu smontato e rimontato

La chiesa di Santa Maria della Spina (foto Piero Frassi)

Tornano alla Chiesa di Santa Maria della Spina, seppur per breve tempo, le tele che furono rimosse nella seconda metà dell’Ottocento per consentire lo spostamento del monumento dalle sponde dell’Arno al di sopra delle spallette nella sua attuale posizione. 

Ideata a curata da Cristiano Giometti, la mostra “Ritorno alla Spina. Il ciclo pittorico Cinque-Seicentesco” comprende un gruppo di tele realizzate proprio per la Spina tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo. Il ciclo fu smantellato qualche tempo prima dell’avvio dei lavori di spostamento della Spina iniziati nel 1871, per essere trasferito dapprima nella chiesa di San Giorgio dei Tedeschi presso l’Ospedale dei Trovatelli e in seguito nei locali della ex-direzione del Santa Chiara.

Riconnettere la chiesa con le trame interrotte della sua storia rappresenta un elemento fondante di questo progetto, teso a valorizzare un luogo centrale per il tessuto culturale cittadino. L’esposizione, a ingresso libero, sarà inaugurata sabato 10 febbraio alle 16 e sarà visitabile fino al 4 marzo marzo con orari: lunedì 10-13; martedì - mercoledì - giovedì: 15-19; venerdì - sabato - domenica: 10-13; 15-19.

La Chiesa della Spina, gioiello gotico dei lungarni pisani, è stata recentemente restaurata dal Comune di Pisa, che ne è il proprietario, e da allora si sono susseguite una serie di esposizioni. Da alcune settimane il monumento è accessibile a tutti grazie ad una speciale piattaforma mobile a scomparsa che consente l’ingresso alle persone con disabilità fisica. 

"Dalla riapertura - ha commentato l'assessore comunale alla cultura, Andrea Ferrante -, la Chiesa della Spina sta vivendo una stagione di nuova valorizzazione. Abbiamo consolidato un orario giornaliero di apertura e di visita piuttosto ampio e abbiamo reso possibile l'accesso dei disabili. Sono stati organizzati eventi di grande livello con un riscontro mediatico che ha visto questo monumento importantissimo citato sulle principali testate nazionali. Ora riscopriamo le opere che hanno ornato questo spazio per secoli, un'occasione sicuramente da non perdere".