Cultura

La felicità di Stefania Ferrajolo

Grazie alla cura del marito Giovanni, Aletti Editore ha pubblicato "La felicità è una fontana" una silloge della poetessa venuta a mancare nel 2016

Stefania Ferrajolo

"Conversando (con Giovanni) - si legge nell'introduzione di Giuseppe Aletti - ho imparato a conoscere una storia piena di amore e rispetto, un dialogo con presenze silenziose e vivide: una archeologia di sentimenti che avevo avuto modo di apprezzare già in Alessandro Quasimodo"

Ed è infatti grazie al lavoro di catalogazione cronologica del marito Giovanni che oggi "è possibile ricostruire la visione del mondo poetico dell'autrice che dialoga con i lettori e i suoi cari, i quali continuano la conoscenza particolareggiata delle sue idee ed emozioni".

Stefania Ferrajolo, nata a Caserta, figlia di Salvatore, burattinaio storico del teatro partenopeo, ha vissuto per oltre trent’anni in toscana e a Pisa dove è deceduta nel 2016. Laureata in Economia con lode presso la Facoltà Federico II di Napoli, ha svolto la professione di funzionario di banca. 

Con quest’ultima silloge "La felicità è una fontana", arricchito dalle illustrazioni di Enzo Cardone, ha conseguito un Riconoscimento di merito all’XI edizione del Concorso Internazionale di Poesia – Premio Vitruvio ed alla II edizione del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo ed è stata finalista all’XI edizione del Premio Internazionale Mario Luzi.

La forza della parola ha sempre esercitato su di lei un grande fascino e così, liberata dal lessico economico imposto dalla sua professione, si è consegnata ad un’avventura conoscitiva inaspettata, vero combustibile di vita: la Poesia.
Ha pubblicato “Campione di miliardi” e “Resa Libera”.

Si è classificata al 2° posto al Concorso di Poesia in ricordo di Giorgio Bassani ed è stata finalista alla III edizione del Premio Internazionale S. Quasimodo.