Cultura

L'associazione Teatro Rossi aperto si scioglie

Al capolinea l'esperienza associativa di riuso e recupero di uno spazio culturale nel cuore della città che ha la necessità di essere valorizzato

L'associazione Teatro Rossi Aperto si scioglie. La notizia è stata data sui social, ponendo fine ad una esperienza di diversi anni, dove un luogo dimenticato nel cuore di Pisa era stato invece nuovamente riusato e recuperato per essere valorizzato dal punto di vista artistico.

"Il programma su incarico e linee guida della Regione Toscana non è stato ritenuto coerente rispetto a quanto deciso collegialmente ed è apparso in contrasto con i principi statutari dell’ Associazione", è stato spiegato.
Questo ha aperto una lunga fase di crisi che ha portato alla decisione di scioglimento.

"Gli obiettivi prefissati, quali la messa in sicurezza e la rifunzionalizzazione del teatro secondo un'apertura sostenibile con cantieri brevi ed in più fasi, non sono stati conseguiti. Inoltre, la delibera approvata dalla Giunta Regionale non ha previsto alcuno stanziamento di fondi per rendere il Programma di Valorizzazione minimamente praticabile. Il Programma di Valorizzazione prevede (se mai finanziato) un cantiere della durata di diversi anni per la progettazione ed esecuzione dei lavori e un costo complessivo ben superiore ai 5 milioni di euro che prefigurano la sorte di un teatro inesorabilmente e permanentemente chiuso per mancanza di portatori di interesse. Un vecchio leit motiv.

Dopo circa 8 anni, il 27 settembre 2020, durante un'Assemblea aperta alla città svoltasi al teatro Rossi, l’Associazione ha comunicato la propria decisione di considerare terminato il proprio mandato", è stato ancora detto, precisando comunque che è manifestata da parte di singoli, collettivi e associazioni, la volontà di proseguire l'esperienza di apertura e gestione del teatro Rossi.