Politica

Mura da record, "Dietro i dati c'è sfruttamento"

Auletta lancia l'accusa a Comune e cooperative: "Lavoratori con un contratto multiservizi al ribasso e senza un bagno durante il proprio turno"

Le Mura di Pisa

Non è tutto oro quello che luccica. Per Ciccio Auletta, consigliere comunale e capogruppo di Una Città in Comune, mette sotto la lente d'ingrandimento i risultati ottenuti nel 2024 dalle Mura di Pisa, che hanno toccato quota 140mila visitatori.

Un dato, secondo Auletta, ottenuto anche a discapito di chi lavora alle stesse Mura di Pisa. "Dietro a questi numeri da record, con i relativi introiti, c’è un sistematico sfruttamento della manodopera che la Filcams Cgil e i lavoratori e le lavoratrici denunciano da mesi - ha commentato - la gestione del servizio, a causa di un bando di gara scellerato fatto dal Comune nel 2017, si basa, infatti sulla riduzione del costo del lavoro: i lavoratori e lavoratrici che mantengono aperta e funzionante una delle risorse culturali e turistiche più importanti di Pisa, lavorano con un contratto part time multiservizi, invece di uno più remunerativo come quello di Federcultura, e con inquadramento da operaio".

"Mantenendo i dipendenti in una condizione di ricattabilità, è garantito un risparmio enorme, fino ad arrivare a non retribuire i lavoratori in caso di pioggia - ha continuato - ma non solo: sono inammissibili le condizioni quotidiane nelle quali si opera. Non c’è una tettoia dove ripararsi in caso di pioggia e i lavoratori e le lavoratrici non dispongono neanche di un bagno durante il turno. Condizioni su cui ripetutamente abbiamo chiesto alla Giunta di intervenire".

"Chiediamo quindi coerenza e impegni concreti al Comune e alle aziende che operano sulle Mura - ha concluso - affinché accolgano rapidamente le legittime, e non rinviabili, richieste di un adeguato inquadramento contrattuale, passando dal multiservizi al Federculture, e facciano tutti quegli interventi necessari per il pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici".