Politica

Mutande stese contro il nuovo Piano del Commercio

Il consiglio comunale ha approvato il Piano per il commercio su aree pubbliche. Sotto il Comune la protesta dei bancarellai di piazza Manin

Dopo anni di attesa e di confronti anche duri, il consiglio comunale ha approvato il nuovo Piano del commercio su aree pubbliche. Il Piano, che sancisce il definitivo non ritorno in piazza dei Miracoli delle bancarelle già dislocate in via provvisoria in piazza Manin, è stato duramente contestato dagli operatori del Duomo, che sostenuti da Confesercenti Toscana Nord si sono presentati sotto palazzo Gambacorti con una stesa di biancheria intima e la scritta "Siamo rimasti in mutande".

Per i commercianti del Duomo, così come per le opposizioni che hanno accusato il centrodestra di "propaganda", l'attuale maggioranza ha disatteso le promesse fatte in campagna elettorale. I bancarellai, inoltre, sono convinti che il nuovo Piano li penalizzi dal punto di vista economico, sebbene preveda la riqualificazione di largo Griffi, di piazza Manin e delle sesse bancarelle, che verrebbero ricollocate anche in via Santa Maria.

Il Piano è stato illustrato in consiglio dall'assessore Paolo Pesciatini, che ha difeso il percorso fatto per arrivare alla sua definizione. Dai gruppi di maggioranza è stata sottolineato che il nuovo Piano arriva a 21 anni da quello precedente e che al centrodestra vada riconosciuto il coraggio di aver affrontato una "patata bollente", cosa che la precedente amministrazione di centrosinistra non aveva fatto.

Le opposizioni hanno parlato di un Piano che arriva senza la dovuta concertazione - "a dimostrarlo le proteste di oggi" - e che non risolve i problemi. Criticate anche la cancellazione dei consigli di mercato, fino ad oggi previsti per le interlocuzioni con l'amministrazione comunale, e alcuni errori materiali nel testo dell'atto, che la maggioranza non ha ritenuto necessario correggere (ad esempio, la numerazione degli articoli non è corretta).

Al voto il Piano è passato con 18 voti favorevoli e 9 contrari. Sei gli assenti.