Cultura

Prestigiosa borsa per l'egittologo Rindi Nuzzolo

Vince la prestigiosa borsa Marie-Curie il progetto sulle maschere di mummia di Carlo Rindi Nuzzolo, studente dell'Università di Pisa

Il progetto del dottor Carlo Rindi Nuzzolo è risultato tra il top 5% dei vincitori del programma Marie Skłodowska-Curie Actions Global Fellowships dell’Unione Europea, con un giudizio finale di 96.60/100, in un anno altamente competitivo per il numero record delle domande per borse di ricerca (11,573 in totale, +17% rispetto al 2019).  Il progetto “Cartonnage Regionalism in the Ateliers of the Fayum Territory” (CRAFT), investigherà reperti funerari egizi, tra cui maschere di mummia, del periodo Greco-Romano in musei internazionali. Lo studio interdisciplinare utilizzerà ricostruzioni 3D e innovative analisi di laboratorio non invasive per esaminarne la manifattura e approfondirne le caratteristiche stilistiche nel contesto socio-culturale di produzione.

Carlo Rindi Nuzzolo, archeologo specializzato in egittologia, ha studiato presso le Università di Firenze e Pisa e ha lavorato come ricercatore presso la Monash University di Melbourne, dove ha ottenuto il dottorato di ricerca. Recentemente, è stato Lead Curator presso il British Museum nell’ambito di un progetto contro il traffico e la vendita illecita di oggetti antichi in collaborazione con esperti di beni culturali, musei e forze dell’ordine. È membro del progetto archeologico internazionale Dakhleh Oasis Project, che opera nel deserto occidentale egiziano.

Il progetto, della durata di 3 anni, è sostenuto dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC) e si svolgerà per 1 anno a Catania e per 2 anni presso la University of California a Berkeley.  Le Borse Marie Curie sono tra i più autorevoli finanziamenti finalizzati a promuovere lo sviluppo e l’innovazione in Europa tramite progetti di post-dottorato. Il programma Global include un periodo di ricerca in istituti di eccellenza extra-europei per un periodo da 12 a 24 mesi, dove il ricercatore potrà acquisire nuove competenze in istituti di eccellenza nel campo, da poi consolidare e trasferire in Europa.