Politica

Rimpasto in Giunta? "Operazione di palazzo"

Auletta critica l'amministrazione Conti, che presto potrebbe fare dei cambiamenti: "Lotta nella maggioranza per visibilità e posti nelle partecipate"

Ciccio Auletta e il sindaco Michele Conti

"Non escludo un rimpasto". Lo ha detto il sindaco Michele Conti, riferendosi alla sua Giunta, che ha già cambiato volti a Luglio, a causa delle dimissioni di Raffaele Latrofa perché nominato commissario straordinario dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno centro settentrionale. Una conferma data direttamente dal primo cittadino durante l'incontro con la stampa di fine anno e che, per Diritti in Comune, è un segnale di debolezza.

"L'ennesima operazione di palazzo tutta interna ai giochi di potere della maggioranza - ha detto il capogruppo Ciccio Auletta - ancora una volta, i problemi reali della città e le esigenze della cittadinanza restano fuori dalle porte di Palazzo Gambacorti. Nel suo secondo mandato la Giunta appare sempre più debole e sempre più un appendice del sindaco, che ha accentrato su di sé un numero crescente di deleghe e funzioni per cercare di tamponare difficoltà evidenti e gestire gli appetiti delle forze di maggioranza".

In particolare, per Auletta, lo scontro è tra Fratelli d'Italia e Lega. "Emblematico è il caso dell’assessora Virginia Mancini di Fratelli d’Italia, nominata a al posto di Latrofa e a cui sono state affidate deleghe cruciali come Lavori pubblici, Verde pubblico ed Edilizia residenziale pubblica - ha aggiunto - fin dall’inizio avevamo segnalato l’inadeguatezza di questa scelta e, purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione: in questi mesi l’assessora è rimasta sostanzialmente assente, lasciando settori fondamentali della città senza una guida".

"Il rimpasto annunciato non servirà solo a capire chi verrà escluso dalla Giunta, anche alla luce della competizione interna alla maggioranza per ottenere visibilità e posti nelle società partecipate, ma soprattutto come verranno riassegnate deleghe decisive - ha concluso - si prefigura come l’ennesimo passo indietro nella gestione della città, senza alcun legame con l'interesse della cittadinanza".