Politica

Pd, "Sds fondamentale, Conti ci ripensi"

I segretari dem della zona Pisana chiedono al sindaco di tornare sui suoi passi: "Abbandonare il consorzio significa avere servizi peggiori"

La sede della Società della Salute

L'annuncio del sindaco Michele Conti sull'intenzione della propria amministrazione comunale di abbandonare la Società della Salute continua a essere un tema centrale nella politica pisana. 

Dopo le voci critiche di Paolo Martinelli, Ciccio Auletta e anche dell'assessora regionale Serena Spinelli, anche l'intero Partito Democratico del Pisano si è espresso: dal segretario provinciale Oreste Sabatino a quelli comunali di Calci, Tommaso Pierini; Cascina, Giovanni Russo; Pisa, Andrea Ferrante; San Giuliano Terme, Aldo Bronzini; Vecchiano, Elisa Tripoli; e Vicopisano, Andrea Taccola.

"Per il Partito Democratico la Società della Salute è un organo prezioso e ringraziamo gli amministratori che hanno assunto le nuove cariche in una fase sicuramente delicata, dimostrando un grande senso di responsabilità verso la cittadinanza - hanno spiegato in una nota - a partire dalla pandemia da Covid, il contesto socioeconomico di riferimento si è aggravato anche nella nostra zona, e il consorzio ha messo in campo azioni importanti per sostenere i nuovi e crescenti bisogni emersi".

"Solo grazie a un sistema associato e integrato di erogazione dei servizi sociosanitari è stato possibile fornire risposte concrete e adeguate e dare una prospettiva di sviluppo dei servizi tramite l’individuazione delle nuove Case di Comunità - che saranno ben 6 nell’area pisana. Ci stupisce, quindi, leggere le dichiarazioni del sindaco Conti: solo pochi anni fa, infatti, lo studio della commissione Zancan, commissionato proprio dal sindaco e dall’ex sindaca leghista di Cascina Susanna Ceccardi, confermò, numeri alla mano, maggiori servizi e minore spesa tramite la forma associata rispetto all’erogazione tramite singolo Comune".

Da qui, la scelta all'epoca di rimanere all'interno della Società della Salute, che oggi invece è in dubbio. "Conti si rende conto delle conseguenze che potrebbe avere oggi la scelta di uscire? - hanno proseguito - Inoltre, perché il sindaco di Pisa ha nascosto le sue intenzioni ai cittadini durante la campagna elettorale? Passare alla gestione comunale dei servizi socio-assistenziali condannerebbe Pisa all’isolamento e soprattutto i suoi cittadini avrebbero dei servizi peggiori rispetto agli attuali".

"Come Partito Democratico auspichiamo che, anche tramite un confronto onesto e trasparente con i nostri amministratori nella Società della Salute, il sindaco abbandoni l’idea di uscire dal consorzio - hanno concluso - si lasci stare la propaganda e si torni ad amministrare nell’unico interesse dei cittadini".