Cultura

Un pisano su due ha paura di alluvioni e frane

Per Coldiretti Pisa bisogna fare prevenzione e contrastare l'abbandono delle campagna

Alluvioni e frane fanno paura al 41% dei residenti della provincia. La fragilità emotiva è frutto della continua emergenza maltempo che va di pari passo con l’effetto dell’abbandono delle aree marginali e della cementificazione che ha mutato profondamente il territorio e la sua stabilità.

La sua considerazione, Coldiretti Pisa la fa sulla base di un’analisi dei dati Istat dal 1990 secondo cui a oggi sono spariti quasi 20mila ettari di superficie agricola (25mila campi da calcio), con la presenza degli agricoltori che si è ridotta del 16%, in particolare nelle zone montane e collinari, quelle più difficili dove vivere, lavorare e produrre è una sfida quotidiana.

L’ultimo evento alluvionale, che ha danneggiato un migliaio di aziende agricole, in particolare quelle specializzate nella produzione di grano e cereali e causato l’esondazione di torrenti e canali in tutto il territorio provinciale devono essere un ulteriore stimolo a puntare su politiche di prevenzione.

Secondo Coldiretti Pisa, sulla base dei dati Ucea, in provincia è caduta il 203% di pioggia in più rispetto alla media del periodo di gennaio con le precipitazioni violente e intese della prima decade del mese di febbraio che hanno peggiorato la situazione. Un record confrontato al già straripante dato toscano dove nello stesso periodo di riferimento è caduta il 168% in più di pioggia.