Cultura

​Una giornata in onore dello storico Pezzino

Studiosi, amici, colleghi e allievi discuteranno il contributo del docente alla storiografia sull’Italia contemporanea

Paolo Pezzino

Il dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa rende omaggio al professor Paolo Pezzino, andato recentemente in pensione. Per festeggiare il docente di storia contemporanea, venerdì 31 ottobre studiosi, amici, colleghi e studenti gli dedicheranno un’intera giornata di riflessione storiografica.

Appuntamento alle 15 nell’Aula Liva del dipartimento in via Pasquale Paoli, dove la lectio magistralis sarà animata da due illustri: Salvatore Lupo dell’Università di Palermo e Philip Cooke dell’University of Strathclyde di Glasgow, che presenteranno e discuteranno il contributo del professor Pezzino alla storiografia sull’Italia contemporanea. L'iniziativa sarà coordinata dal direttore del dipartimento Alessandro Polsi.

Nato a Pescara nel 1948, Paolo Pezzino si è formato e ha insegnato all'Università di Pisa dove poi ha ricevuto la cattedra di storia contemporanea. È stato anche direttore del dipartimento e prorettore ai rapporti con il territorio. Partendo dagli studi sulla società meridionale, il professor Pezzino si è occupato soprattutto di storia dell’antifascismo, della Resistenza e dei crimini di guerra, apportando un contributo basilare al filone di ricerca sulla storia delle stragi naziste che, dalla metà degli anni novanta, ha contribuito a fornire nuovi schemi interpretativi della storia dell’Italia, tra fascismo, guerra mondiale e transizione alla repubblica. Negli anni si è sempre cimentato con progetti di ricerca di storia locale, progettazione e realizzazione di strutture museali. È stato consulente tecnico della Procura Militare di La Spezia e della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause di insabbiamento dei fascicoli relativi alle stragi nazifasciste. Membro della Commissione storica italo-tedesca, attualmente coordina il Comitato scientifico del progetto Per un Atlante delle stragi nazifasciste in Italia.