Attualità

Covid-19, le difficoltà dei pazienti autistici

I familiari dei pazienti affetti da autismo chiedono deroghe al Dpcm per stare qualche ora all'aria aperta, cosa condivisa anche dalla Usl

Nei giorni scorsi le associazioni che sul territorio si occupano di autismo ( vedi articolo correlato ) avevano lanciato un appello per avere deroghe al Dpcm che vieta gli spostamenti.

"Rimedi per calmare o distrarre i nostri figli sono le lunghe passeggiate, in auto o a piedi, in luoghi a loro congeniali", era stato scritto. Sostanzialmente stare all'aria aperta è un bisogno terapeutica per chi è affetto da autismo e l'appello era stato raccolta dalla consigliera regionale M5s Irene Galletti:"Uscire da casa è una necessità sanitaria", aveva spiegato rilanciando la richiesta.

Nei giorni scorsi è stata la stessa azienda Usl Toscana nord ovest a riproporre la questione sul piano istituzionale con una specifica richiesta formulata a prefetti, sindaci e forze dell'ordine. dove viene confermato "Che per alcuni dei bambini e dei ragazzi, seguiti presso i nostri Servizi di Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza ed affetti da disturbo dello spettro autistico, la forzosa permanenza presso il proprio domicilio per le recenti disposizioni del Governo volte a limitare il contagio da coronavirus, è stata ed è causa di grave alterazione del loro già molte volte precario equilibrio psichico" e se ne raccomanda dunque la necessità di poter uscire di casa con i familiari, ovviamente con la necessaria autocertificazione.