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Politica martedì 16 gennaio 2024 ore 06:45

Tesoreria comunale, "Sia un servizio gratuito"

Il municipio di Calci

Il sindaco Ghimenti chiede una riforma per la tesoreria a costo zero: "Il nostro Comune riceveva 15mila euro, ora ne dovrà pagare 8mila annui"



CALCI — "nel giro di qualche anno, siamo passati da ricevere 15mila euro a pagarne 8mila: un saldo negativo di 23mila euro all'anno per le casse comunali". È furente il sindaco Massimiliano Ghimenti, che lancia l'ennesimo appello sui costi che il Comune deve affrontare dopo il cambio, deciso a livello nazionale, sulle tesorerie comunali.

"Prima del nostro insediamento, il Comune riceveva dalla banca che deteneva il servizio di tesoreria comunale, un contributo economico annuo: per Calci si trattava di 15mila euro all'anno - ha spiegato - un sostegno economico che l'ente poteva utilizzare per finalità sociali o culturali. Nel tempo, però, la situazione è cambiata: lo Stato ha deciso di centralizzare tutte le tesorerie in Banca d'Italia, sottraendo un margine economico per le casse comunali".

Così, si sono ridotti gli interessi sulla giacenza e si è azzerato anche l'interesse, da parte degli istituti bancari, nello svolgere il servizio. "Tutto questo ha fatto sì che, in breve tempo, si sia passati da ricevere un contributo economico a dover pagare le banche per il servizio di tesoreria - ha proseguito - fino al 31 Dicembre 2023, Calci è stata fortunata e ha continuato a non avere costi. Dal 1° Gennaio, però, anche il nostro Comune sarà costretto a pagare circa 8mila euro annui. A conti fatti, nel quinquennio di vigenza della tesoreria sono 115mila euro".

La questione, per Ghimenti, non riguarda il costo dovuto per l'istituto bancario che, effettivamente, svolgerà il servizio a seguito di una gara pubblica. Quanto, al contrario, la politica stessa. "Sarebbe sufficiente una riforma legislativa che consenta di veder svolto il servizio senza alcun onere per i Comuni - ha commentato - basterebbe che il legislatore, così come ha previsto di centralizzare le tesorerie, prevedesse lo svolgimento del servizio da parte della Banca d'Italia stessa o, in alternativa, un obbligo per le banche del territorio a svolgere il servizio in maniera gratuita".

"Sarebbe più che giustificato un servizio gratuito per chi, come i Comuni, rappresenta e amministra il territorio: altrimenti, i cittadini pagano ancora - ha concluso - mi auguro che questo appello possa essere uno spunto di riflessione per la politica e auspico che possa essere diffuso il più possibile per arrivare, appunto, a chi ha il potere di cambiare: personalmente, da rappresentante della comunità, non voglio arrendermi".


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