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Attualità domenica 30 agosto 2015 ore 11:30

Contro i parcheggi selvaggi, in difesa delle dune

L'Ente Parco è intervenuto con sei guardie a tutela dell'Oasi Wwf di Tirrenia per contrastare gli abusi compiuti nei boschi del bagno Hoasy



PISA — Nel pomeriggio di ieri l’Ente Parco, con un’operazione effettuata da cinque guardie più il loro comandante, è intervenuto a Tirrenia lungo la strada di accesso al Bagno Hoasy per cercare di contrastare una situazione da tempo denunciata da vari soggetti, tra i quali il Wwf di Pisa che gestisce l'Oasi “Dune di Tirrenia” e che nel recente passato si è spinto a denunciare pubblicamente minacce e lesioni personali.

"Il Bagno Hoasy, come altre realtà del litorale - dicono dal Parco in una nota stampa -, è da anni al centro di svariate polemiche per abusi edilizi di non banale entità, nonostante i numerosi interventi da parte dell’Ente Parco e del Comune, la situazione non è ancora sanata ma, al contrario, prosegue con gravi violazioni alle norme dell’area protetta".

Ieri però i vigilanti sono intervenuti per monitorare e sanzionare il parcheggio abusivo delle auto lungo la strada di accesso, che in base alla normativa dovrebbe essere pedonale e percorribile solo dai mezzi di soccorso e per il trasporto dei materiali. "L’intervento delle guardie - spiegano dal Parco - ha invece dimostrato che il gestore dello stabilimento balneare, attraverso un addetto appositamente incaricato, gestiva i parcheggi nella strada (che è addirittura comunale e mai data in concessione al Bagno Hoasy) regolamentando la sosta che, seppur gratuita, è attentamente organizzata a favore degli ospiti del bagno: le auto vengono fatte sostare ai margini della strada su spazi che un tempo erano destinati a bosco o a duna, in aree interne all’oasi del Wwf".

I vigilanti hanno effettuato decine di verbali per sosta in area non consentita e molti avventori dello stabilimento balneare sono rimasti estremamente colpiti, perché la maggior parte era in buona fede. Tale situazione è peraltro causata del fatto che la segnaletica di divieto posizionata più volte, anche da parte del Comune, è stata sempre rimossa in tempi record dai “soliti ignoti”, rendendo vani tutti i tentativi fatti.

"L’operazione di oggi – ha spiegato il direttore del Parco Andrea Gennai– non è certamente contro gli ospiti del Bagno che hanno parcheggiato abusivamente tratti in inganno da altri, ma è a favore sia della corretta gestione dell’Oasi del WWF in cui la strada ricade, sia di tutti quei balneari che svolgono la loro impegnativa attività nel rispetto delle regole. Infine, è a favore di chi non ha l’abitudine di farsi spazio a forza di abusi edilizi e minacce. Pisa ed il Parco non meritano tutto questo ed è nostro dovere intervenire".

Nei prossimi giorni la vigilanza, alla quale vanno i ringraziamenti della Direzione del Parco, continuerà gli accertamenti e l’Ente adotterà tutti i provvedimenti che risulteranno necessari a ristabilire la legalità ed il rispetto dell’ambiente.


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