Case popolari in via da Morrona, "Un fallimento"

PISA — "L'ennesimo grande pasticcio". Bocciatura in piena regola da parte di Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune in Consiglio comunale, sulla variante al progetto per la realizzazione di 24 alloggi popolari in via da Morrona.

Per il consigliere, infatti, il progetto che era stato approvato nel 2018 per una spesa prevista di poco meno di 3 milioni di euro, dopo 5 anni resta ancora lacunoso. "Già nel 2020 il Comune ha rivisto il progetto, facendo salire il costo dell’intervento oltre i 4 milioni - ha spiegato - dopo l'annuncio sul via ai lavori a metà del 2021 con conclusione alla fine del 2023, tutto è rimasto fermo e soltanto a Maggio 2022 è stato sottoscritto un contratto con la ditta che deve realizzare i lavori".

"Questi, però, sono stati sospesi perché si è resa necessaria una variante al contratto per lavorazioni preliminari che erano state dimenticate - ha continuato - in questi primi giorni del 2024, infine, è stata adottata una importante variante al progetto per colmarne evidenti carenze, come la realizzazione dei posti auto e la loro accessibilità o l’individuazione degli alloggi per le persone diversamente abili".

"Il risultato finale è che aumentano i costi senza che, a oggi, sia chiaro quale sarà il costo finale e se serviranno ulteriori stanziamenti - ha evidenziato Auletta - inoltre, sono diminuiti gli spazi per gli inquilini. La relazione redatta da Apes allegata alla variante precisa infatti che il numero di persone previste risulta leggermente inferiore a quello di progetto, tuttavia sufficiente ad accogliere i nuclei attualmente presenti nei fabbricati di via Quarantola".

Per Auletta, la situazione venutasi a creare intorno al progetto di via da Morrona è la dimostrazione, quindi, di una gestione fallimentare dell'amministrazione e di Apes. "Come è possibile che ancora una volta ci siano simili errori? Oppure, che ci siano tali dimenticanze nella progettazione da tenere fermo un cantiere per oltre 2 anni? - ha domandato - ma ci sono altri quesiti che occorre che Comune ed Apes chiariscano: quante persone in meno potranno entrare in questi alloggi? Quando si pensa che il cantiere verrà concluso?".

"Si tratta dell'ennesimo esempio di pessima gestione dei cantieri da parte di Apes e della Giunta Conti dopo il caso di Sant’Ermete, degli annunciati e mancati lavori di manutenzione in via Merlo e in tante altre case popolari - ha concluso - è inaccettabile che di fronte a un bisogno sempre maggiore di case in città nessun lavoro proceda secondo i tempi previsti: qui i problemi causati dalla pandemia e dalla guerra in termini di costi e di ritardi non c’entrano assolutamente nulla".

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