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Attualità giovedì 04 marzo 2021 ore 09:20

Dodici associazioni contro l'ingerenza fiorentina

L'annuncio di Giani e Mazzeo sul Capondanno Pisano dedicato a Renato Fucini ha smosso un vespaio di polemiche. "Totale contrarietà"



PISA — "Apprendiamo dai media che il Presidente della Regione Toscana, Giani, e il Presidente del Consiglio Regionale, Mazzeo, avrebbero “deciso di dedicare il Capodanno dell’Annunciazione, noto anche come Capodanno Pisano (?!) a Renato Fucini” ("Il Capodanno Pisano dedicato a Renato Fucini"). Le presenti associazioni pisane esprimono la propria totale contrarietà a questa decisione, che ritengono arbitraria e lesiva dell’autonomia pisana". Così scrivono le associazioni firmatarie, in tutto 12 - Associazione degli Amici di Pisa, Compagnia di Calci, Associazione Colline Pisane, Accademia dei Disuniti, Associazione Pisa Ghibellina, Pisa Experiences, Centro Commerciale Naturale di Calci, Compagnia dello Stile Pisano, Legio III Italica di Livorno, Associazione GuideInPisa, Associazione Non Solo Serchio Nordic Walking, Associazione culturale Calamo, Associazione Il Guerriero Pisano -, che si aggiungono alla stizzita replica dell'assessore comunale alle trazioni storiche, Filippo Bedini ("Il Capodanno Pisano è... pisano!").

"Innanzitutto - puntualizzano 12 associazioni - la ricorrenza in oggetto, che a Pisa è stata riscoperta e celebrata fin dagli anni ‘80 a differenza di altre città in cui ciò accade da tempi molto più recenti, è chiaramente definita Capodanno Pisano proprio a causa delle sue peculiarità. I documenti nel Medioevo erano datati in “stile pisano”, non certo in stile toscano o dell’Annunciazione. Il 25 Marzo solo Pisa e il suo territorio entrano nel nuovo anno con nove mesi d’anticipo su tutti, mentre altrove - ad esempio a Siena e Firenze - in questa data inizia l’anno con tre mesi di ritardo.

"Conformare in modo univoco un evento che vede una tale differenza tra Pisa e le altre città è un’assurda forzatura - sottolineano -: altro che “noto anche come Capodanno Pisano”! Per questo, non ci riconosciamo in quanto espresso nella legge regionale 46/2015 al capo II bis, dove si parla di un improbabile “capodanno toscano”. Ma soprattutto crediamo che sia inopportuno che altri abbiano deciso diversamente per una festa che appartiene a Pisa e alla sua collettività, tra l'altro senza nemmeno interpellare prima il Comune di Pisa - e a tal proposito concordiamo in toto con quanto dichiarato dall’assessore alle Tradizioni Storiche, Filippo Bedini - né l'Arcivescovo; tutto ciò è veramente inaccettabile. Inoltre il Capodanno Pisano è una festa religiosa e non ha alcun senso “dedicarla” a personaggi vari, a prescindere dal valore di questi; così come ad esempio il Natale o la Pasqua".

"Renato Fucini - concludono -, di cui ben conosciamo l’importanza per il vernacolo alfeo, potrà essere celebrato in altre occasioni più consone. Infine, ma il concetto è fondamentale, Pisa assolutamente ribadisce la propria indipendenza riguardo alla presunta “identità toscana”. Noi siamo pisani e abbiamo le nostre tradizioni, che pretendiamo di poter salvaguardare e celebrare senza dover temere intromissioni di alcun tipo. Con il Capodanno celebriamo l’identità pisana, non certo quella “toscana”, come dichiarato da presidente Giani che da diversi anni insiste con questa azione uniformatrice. Non si tratta di campanilismo, ma di semplice amore e rispetto per la nostra terra, per la sua storia e la sua cultura. Siamo certi che protesterebbero con veemenza anche i senesi e i fiorentini, nel caso in cui i presidenti Giani e Mazzeo “decidessero” di dedicare il Palio o il Calcio Storico a chicchessia, oppure di “diluirli” a livello regionale ribattezzandoli come “toscani”. Pertanto invitiamo, adesso e per il futuro, i presidenti Giani e Mazzeo a non interferire nelle nostre tradizioni. La Regione piuttosto faccia una seria promozione turistica, raccogliendo e valorizzando le iniziative delle varie città ed evidenziandone le diversità e le peculiarità, vera ricchezza dei nostri popoli".

La lettera, indirizzata al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al consigliere del presidente Federico Eligi, al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, alla assessora Alessandra Nardini e ai consiglieri regionali pisani Irene Galletti, Elena Meini, Diego Petrucci, Andrea Pieroni, Giovanni Galli, e per conoscenza anche agli amministratori e consiglieri del Comune di Pisa, è firmata dai rappresentanti delle dodici associazioni.

Associazione degli Amici di Pisa – Franco Ferraro

Compagnia di Calci – Ferruccio Bertolini

Associazione Colline Pisane – Francesco Guglielmi

Accademia dei Disuniti – Ferdinando Ciampi

Associazione Pisa Ghibellina – Francesco Chierchia

Pisa Experiences – Eva Poli

Centro Commerciale Naturale di Calci – Cristiana Ruschi

Compagnia dello Stile Pisano – Gabriele Della Croce

Legio III Italica di Livorno – Corrado Porta

Associazione GuideInPisa – Maria Luisa Deiana

Associazione Non Solo Serchio Nordic Walking – Alessandra Buscemi

Associazione culturale Calamo – Stefano Ubiglia

Associazione Il Guerriero Pisano – Alessandro Cesarotti

Una posizione pressoché identica è stata assunta pubblicamente anche da quattro gruppi storici pisani: Balestrieri di Porta San Marco – Cristiano Scarpellini; Mazzascudo – Massimo Catastini; Musici Sbandieratori Citta’ di Pisa – Antonio Pucciarelli; Ordo Civitas Pisarum – Massimo Catastini.


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