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Attualità giovedì 04 aprile 2019 ore 15:18

I cinquanta anni di fisiologia clinica

La vecchia sede al Santa Chiara

Cerimonia stamani, alla presenza del presidente nazionale del Cnr Inguscio, del direttore dell'istituto Iervasi e del fondatore Donato



PISA — Si è svolta presso l’Area della Ricerca di Pisa del Cnr, la celebrazione dei 50 anni dalla fondazione dell’Istituto di Fisiologia Clinica (Cnr-Ifc) nato su impulso del prof. Luigi Donato. Nel 1969, un giovane Donato, partendo da un’idea di Gabriele Monasterio, e forte delle sue esperienze di cardiologo e pioniere della medicina nucleare, realizza il Laboratorio di Fisiologia Clinica del Cnr, prima all’interno della Clinica Medica dell’Università di Pisa diretta da Monasterio, e subito dopo in una sede propria all’interno dell’Ospedale S. Chiara, di Pisa. Oggi Ifc conta, oltre a quella pisana, altre sei sedi: Milano, Massa, Siena, Roma, Lecce e Reggio Calabria con oltre 350 operatori tra ricercatori e tecnologi. Solo nel 2018, Ifc ha pubblicato 331 articoli su riviste scientifiche.

Lo Ifc inventò a livello mondiale, il primo pacemaker sincrono nel 1967. Fu uno dei primi esempi di fruttuosa interazione tra medicina e tecnologia, grazie al coinvolgimento del prof. Franco Denoth del (oggi) Isti-Cnr, sempre di Pisa. Nel 1985, viene inaugurata la prima installazione italiana (e terza europea) di un tomografo a emissione di positroni, unico in Europa col supporto di un laboratorio interno per la produzione di radiofarmaci. Negli anni Novanta, Ifc introduce in Italia le nuove tecniche angiografiche e ventricolografiche. Nel 1998 viene installata la prima Radiologia Digitale, mentre nel 2000 si dota di un laboratorio di risonanza magnetica. Negli stessi anni realizza il primo sistema integrato di gestione del paziente ospedalizzato, capace di condividere immagini, dati di laboratorio, e sistemi di refertazione, rendendoli disponibili anche al capezzale del paziente; un complesso sistema capace di consentire il governo delle attività e delle risorse umane e strumentali, per ottimizzarne l’impiego, nell’ottica di una migliore qualità della Sanità.

Nell’arco di quasi 50 anni, Ifc conferma la sua leadership scientifica, con Valvetech (2016) una valvola aortica polimerica di nuova generazione, impiantabile con tecniche di chirurgia mininvasiva, nata grazie al contributo di Regione Toscana.

Ifc amplia oggi la sua visione, focalizzando l’attenzione anche sul Cittadino in buona salute, intorno al quale attivare processi di prevenzione e promozione di benessere e miglior qualità della vita, grazie ad investimenti in settori che passano dalla epidemiologia sociale a quella ambientale, oltre alla ricerca sui fattori di rischio legati a corretti stili di vita, dall’epoca intrauterina all’adulto.

Ifc si dota anche del gruppo ReFly che si occupa di progettazione, realizzazione e gestione di droni ad uso scientifico in ambito agroalimentare, ambientale e industriale.

Massimo Inguscio presidente del Cnr ha dichiarato: “Fisiologia clinica è una forza della natura. E’ la dimostrazione che la ricerca deve essere fatta con il mondo clinico che vive e lavora negli stessi ambienti e con le stesse ultime finalità. Questo modello che unisce la Fisiologia clinica con la Fondazione Gabriele Monasterio, è splendido ed il Cnr sta lavorando per duplicare questo esempio in altre sedi”.

Giorgio Iervasi, direttore di Ifc ha aggiunto: “Abbiamo allargato i confini della nostra missione in quelle direzioni che contribuiscono ad attuare tutte quelle azioni e misure preventive che assicurino una buona qualità della vita e, quanto più possibile, una buona salute, attraverso una concezione traslazionale della medicina”.

A testimoniare lo spirito pionieristico e la visione interdisciplinare del prof. Donato, rimane quanto dichiarò nel 1969: “Spero che in un giorno non lontano, strettamente integrato nel tessuto universitario ed ospedaliero di questa città, noi vedremo sorgere un grande centro interdisciplinare di ricerca fondamentale e applicata, interamente orientato verso la problematica dell’uomo malato”.

L’evento è stato anche l’occasione per apprezzare due mostre fotografiche tra passato e presente di Ifc-Cnr, e la mostra “Racconti e ritratti di medicina e malattia” a cura di Marco Ferrazzoli, che resterà disponibile per le visite scolastiche, presso l’Area della Ricerca, fino al 5 maggio.


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