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Attualità giovedì 19 ottobre 2023 ore 08:30
Un nuovo anno alla Normale con gli occhi sul futuro
Il direttore Ambrosio apre l'attività didattica elencando i risultati e annunciando interventi sugli immobili: "Studenti anche dal Giappone"
PISA — La Scuola Normale ha dato inizio al suo nuovo anno accademico, festeggiando il 213esimo anniversario della propria nascita. A inaugurare le attività didattiche è stato il direttore professor Luigi Ambrosio, che nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana
"Vorrei continuare a prendermi cura di questa istituzione come lo si fa di una casa che ci è particolarmente cara - ha affermato - abbiamo intrapreso un percorso virtuoso, anche grazie a ulteriori finanziamenti PNRR e alla valutazione positiva della nostra ricerca, per cui, per la prima volta nella nostra storia, gli allievi del corso di dottorato hanno superato in numero quelli dei corsi propedeutici alla laurea".
"L’offerta didattica è cresciuta - ha aggiunto - con 15 corsi di dottorato e nuovi percorsi formativi legati all’intelligenza artificiale per gli allievi del corso ordinario".
Inoltre, è aumentata anche l'attrattività della Scuola stessa: a Settembre la Normale ha accolto 69 nuovi studenti provenienti da tutta Italia, mentre circa il 20% dei dottorandi proviene invece dall’estero, da Paesi quali Francia, Germania, Spagna e Giappone. Dal 2021 al 2023, infine, i finanziamenti erogati dal Ministero che premiano la qualità della ricerca sono aumentati del 20%.
La Normale ha anche avviato la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare e una strategia sistematica di comunicazione ed educazione per minimizzare gli sprechi. "Entro il 2023 tutti gli edifici saranno sottoposti a uno studio di fattibilità e analisi energetica - ha puntualizzato - mentre entro il 2026, quando sarà disponibile uno storico triennale dei consumi degli edifici, saranno aggiornate le diagnosi energetiche".
Tra le azioni in programma vi è anche il riammodernamento degli edifici e la messa a norma di quelli in concessione d’uso, come Palazzo Vegni a Firenze e la Palazzina di via Roma a Pisa. Senza dimenticare la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, adiacente alla Normale in piazza dei Cavalieri. "Vorrei sensibilizzare tutti i nostri interlocutori sul grave stato attuale della Chiesa, che ne impedisce la fruibilità - ha concluso - siamo molto sensibile al destino di questa chiesa e offriamo tutta la sua collaborazione, scientifica e non, perché questa difficile situazione possa essere risolta".
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