Attualità giovedì 30 ottobre 2025 ore 14:00
Parte l'allarme antincendio, evacuata l'Università

Giornata complicata per l'Ateneo: allagamenti in alcune strutture e il sistema antincendio che parte all'interno del Polo B di Ingegneria
PISA — Momenti concitati nella tarda mattinata di oggi, giovedì 30 Ottobre, al Polo B del Dipartimento di Ingegneria, in via Giunta Pisano, dove è scattato l'allarme antincendio, con il conseguente fumo che ha invaso i locali della struttura. Di conseguenza, studenti e docenti sono stati evacuati.
Resta da chiarire se l'allarme sia scattato per un malfunzionamento, oppure se il sistema ha effettivamente individuato e spento un incendio. Che, pare, potrebbe essersi verificato nella sala server.
"Quanto sta avvenendo in queste ore in diversi immobili dell’ateneo pisano è semplicemente inaccettabile - hanno commentato da Azione Universitaria, l'organizzazione universitaria di Fratelli d'Italia, che dà per certo lo scoppio di un incendio - quanto accaduto solleva interrogativi gravissimi sulla sicurezza delle infrastrutture universitarie. Anche un principio di incendio, in un edificio pubblico frequentato ogni giorno da migliaia di studenti, va trattato con la massima serietà".
L'episodio, tra l'altro, è avvenuto in una giornata già complicata per Pisa, travolta da un nubifragio che ha messo in grande difficoltà la viabilità. "Le immagini diffuse in queste ore mostrano inoltre una situazione disastrosa in diversi poli: aule allagate, infiltrazioni d’acqua, corridoi e spazi esterni sommersi, anche in edifici di recente costruzione come il Polo Piagge - hanno aggiunto - è inaccettabile che strutture inaugurate da pochi anni presentino già simili problemi. L'Università deve fornire immediatamente chiarimenti ufficiali sull’incendio al Polo B e pretendiamo chiarezza sui rapporti tecnici, sugli interventi di manutenzione e i piani di emergenza. Inoltre, sarà necessaria l’apertura di un’indagine interna seria e trasparente per accertare eventuali responsabilità".
"Ci chiediamo inoltre dove siano finiti i rappresentanti dei collettivi di sinistra, che siedono negli organi centrali dell’ateneo - hanno concluso - oltre a discutere di questioni ideologiche e linguistiche, come i bagni gender o le vocali in fondo alle parole, cosa hanno fatto concretamente per difendere il diritto degli studenti a studiare in edifici sicuri e dignitosi?".
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