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martedì 19 marzo 2024

MUSICA E DINTORNI — il Blog di Fausto Pirìto

Fausto Pirìto

FAUSTO PIRITO - Sulle strade del Pop (e non solo) con l'ex caporedattore di Tutto Musica & Spettacolo, già direttore artistico del contest Rock Targato Italia e garante del Festival della contaminazione BresciaMusicArt, ideatore e curatore del Tributo ad Augusto Daolio e del contest Soms Experience, autore dei libri “In viaggio con I Nomadi” e “Vasco in concerto”

​Piero Ciampi, i De André e altre storie

di Fausto Pirìto - lunedì 13 gennaio 2020 ore 07:30

Piero Ciampi nella sua Livorno

A 40 anni esatti dalla scomparsa del cantautore e poeta Piero Ciampi, domenica 19 gennaio Livorno ospiterà la serata conclusiva della 25.a edizione del Premio dedicato all’artista più controverso, “scapigliato” e geniale della scena musicale toscana (e non solo toscana) della seconda metà del secolo scorso. 

Sul palco del Teatro Goldoni, sarà Cristiano De André a ritirare il “premio speciale” della Giuria. De André jr sarà poi protagonista di un concerto-fiume (con inizio alle ore 20:45) insieme con una serie di artisti legati alla figura di Ciampi. Dalla Orchestra Multietnica di Arezzo (diretta da Enrico Fink, con la partecipazione del giornalista Andrea Scanzi e del chitarrista/cantautore Paolo Benvegnù, già vincitore del Premio nel 1977) a Omar Pedrini (fondatore ed ex leader del gruppo Timorìa, oggi apprezzato rocker solista amatissimo anche in Toscana; nel 1996 inserì “Non c’è più l’America”, cover del brano di Ciampi, nel suo album “Beatnik”). E ancora: dal jazz dell’Andrea Pellegrini Trio di Livorno (con Tommaso Novi e Francesco “Maestro Pellegrini” degli Zen Circus) ai napoletani Letti Sfatti (vincitori del Premio ne 1999), per continuare con i La Crus di Mauro Ermanno Giovanardi. E ci sarà spazio anche per l’intervento dello scrittore labronico Aldo Galeazzi, “ciampiano da sempre”. 

La presenza di Cristiano De André ha favorito un vero e proprio prologo della manifestazione in Liguria. Giovedì 16 gennaio, presso “Viadelcampo29rosso - La casa dei cantautori genovesi”, dalle 17:30 incontro con i musicisti Gianfranco Reverberi e Max Manfredi sul tema: “Piero Ciampi e Genova”. Ma anche il giorno successivo e sabato 18 sono previsti appuntamenti di tutto riguardo, tra musica, fumetti e arti varie (per il programma dettagliato, vi rimandiamo al sito ufficiale del Premio: http://premiociampi.it/). 

Dicono gli organizzatori: “Il concerto del 19 gennaio sarà anche l’occasione per rievocare un momento davvero speciale nella storia del Premio Ciampi: il concerto di Fabrizio de André nel 1997 (nel corso del quale, fra le altre cose, Faber parlò di Piero in modo straordinariamente efficace). Quella sera, sul palco con il padre c’era anche Cristiano, che torna a Livorno in un momento particolarmente felice della sua carriera”.
Da parte mia, posso aggiungere che Fabrizio (che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere dagli Anni ’80 in poi) aveva una grande stima di suo figlio come artista. Una volta, durante una cena, mi disse che secondo lui Cristiano era (ed è, mi permetto di aggiungere io) il miglior polistrumentista della scena contemporanea musicale italiana. “Pensa”, aggiunse, “già da piccolissimo sapeva riconoscere tutte le note che io gli facevo ascoltare percuotendo una bottiglia di vino con un cucchiaio… man mano che ne bevevo, un bicchiere dopo l’altro, lui mi diceva subito la nota corrispondente… straordinario...”. Racconto questo aneddoto (che la dice lunga sulla passione di Faber per il buon nettare) per ricordare che Cristiano ha dovuto “combattere” forte per affrancarsi dalla figura paterna, sempre incombente e “gigantesca”. Nel 1982, quando esordì con la band Tempi Duri (così chiamata in omaggio ai Dire Straits e prodotta da Fabrizio insieme con Dori Ghezzi) diventammo amici e negli anni successivi ci frequentammo assiduamente e non ci siamo più persi. Ricordo con sana nostalgia le belle serate trascorse tra musica e cucina a casa di Cristiano a Milano, dove lui viveva con Massimo Bubola, cantautore e collaboratore stretto di Faber. Insieme con loro, nel 1992, organizzammo anche un sit-in pro-Tibet sotto il Consolato cinese, sempre a Milano (vedi foto). Per Cristiano, come dicevo, non è stato facile affermare la propria personalità artistica. Caparbiamente, però, ci è riuscito alla grande nei due decenni successivi alla morte del padre (11 gennaio 1999).
Per concludere, mi piace ricordare che la serata del 19 gennaio sarà presentata da Paolo Pasi, giornalista Rai, scrittore e cantautore da sempre legato a LIvorno e al Premio Ciampi. Per chi fosse interessato, nel pomeriggio (dalle ore 18, Sala Mascagni) Pasi parlerà al Goldoni del suo libro “Pinelli - Una storia”. Dopo di lui e prima del concerto-fiume, spazio anche di: “Che non ci sono poteri buoni” di Paolo Finzi, “Incanto – Viaggio nella canzone d’autrice” di Fausto Pellegrini, “Il lanciatore di donne e altri racconti” (libro + cd) di Jennà Romano, “La nave dei folli – Vita e canti di Ivan Della Mea” di Alessio Lega.
Buona musica a tutti!  

Fausto Pirìto

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