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Attualità mercoledì 28 gennaio 2015 ore 18:00

36 giovani su 100 fanno uso di droghe

il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi commenta i dati Ars: "Contro lo spaccio nelle scuole serve il pugno duro"



PISA — I liceali pisani sono tra quelli della regione a fare più uso di sostanze stupefacenti. Lo afferma un'indagine condotta dall'Ars.

"Contro lo spaccio nelle scuole serve il pugno duro -dice il sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi commentando i dati della ricerca- Il 36 per cento degli studenti toscani ha assunto almeno una sostanza stupefacente. Quindi, il pugno duro serve, accanto a un dialogo sempre più serrato tra famiglie, docenti, forze dell'ordine e ragazzi". 

In base ai dati raccolti dall'Ars oltre il 36 per cento degli studenti toscani ha assunto almeno una sostanza illegale. La più consumata è la cannabis (31 per cento), seguita dalla cocaina (5,3), dai farmaci o psicofarmaci assunti non per motivi di salute e senza ricetta medica (5,1) e dagli inalanti volatili, o popper (4,1). Di questo 36 per cento, il 5,4 è composto da 14enni.

Il 25 per cento del campione ha consumato droga nell'ultimo mese: si stima quindi che oltre 45.500 adolescenti toscani abbiano assunto droghe in questo intervallo di tempo, e circa 21.300 abbiano consumato cannabis anche più volte a settimana. Gli studenti fiorentini, con quelli di Livorno, Viareggio, Pisa e Grosseto, sono i maggiori consumatori. 

Il 56 per cento del campione inizia a 15 anni o prima. "Sono numeri drammatici, e far finta che il problema sia immaginato, idealizzato, non concreto mi sembra fuori dalla realtà - avverte il sottosegretario Toccafondi - Chi pensa che i ragazzi in fondo fanno solo uso di droghe leggere, si sbaglia".

"Dobbiamo spiegare e far vedere ai giovani gli effetti dell'abuso di droghe e alcool -conclude il sottosegretario- ma allo stesso tempo non possiamo considerare le forze dell'ordine come un soggetto estraneo. L'educazione dei ragazzi passa da un patto tra genitori e scuola e tutti dobbiamo sentirci collaboratori di questo patto educativo".


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