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Attualità domenica 24 dicembre 2017 ore 15:00

Nicosia, il Presepio che cresce profuma di magia

Debutta stasera all'interno del vecchio monastero "Il Presepio che cresce", divenuto tappa "magione" per i pellegrini di Terre di Presepi



CALCI — La tradizione dei grandi presepi a Calci si rinnova con quello assai suggestivo di Nicosia, ogni anno diverso dal precedente, allestito all’interno della chiesa, unica parte restaurata convento abbandonato.

"Il Presepio che cresce" sarà inaugurato questa notte, vigilia di Natale, subito prima della messa di mezzanotte. Sarà poi visitabile fino al 7 gennaio con orario 15 - 18,30.

Il presepio di Nicosia nasce nel 1999 grazie alla volontà ed al lavoro artigianale di due sorelle calcesane, aiutate nel montaggio da altre persone della parrocchia. È stato definito “Il Presepio che cresce” perché ogni anno vede aggiungersi nuovi personaggi e nuove ambientazioni, molto aderenti alla realtà palestinese, nella quale il presepio è stato ambientato, ma sempre collegati in qualche modo alle Sacre Scritture, alla realtà attuale o al territorio calcesano.

I personaggi, alti 60 centimetri circa, hanno le parti visibili in gesso modellato e dipinto pezzo per pezzo; sono poi rivestiti con abiti veri, realizzati ricercando tessuti adatti al luogo e all’epoca.

Iniziato con soli tre personaggi (che però rappresentavano il significato più profondo della Natività), il Presepio si è arricchito, negli anni seguenti, di due bambini ed una bambina, dei Re Magi, dell’Angelo del Signore, di una donna che attinge acqua al pozzo, di due pastori in una capanna con il loro gregge, di una famiglia completa di padre falegname, mamma che prepara il pane e due figli che giocano davanti a casa, della raccolta delle olive e della loro frangitura, dell’asino e del bue, di tre artigiani - un vasaio, uno scalpellino ed una filatrice di lana, di un pescatore e di una lavandaia con il relativo laghetto, di una donna che prepara il formaggio, di una persona cieca. 

Viste le dimensioni dei personaggi si è reso necessario, già da un paio di anni, allestire delle scene separate. Nel 2010 è stata realizzata l’Annunciazione nello spazio del fonte battesimale, mentre per l’anno 2011 è stata la volta del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme per il censimento che ha interessato l’altarino a metà navata, sulla destra. L’anno 2012 ha visto due nuovi personaggi, il seminatore e il sarchiatore, mentre nel 2014 la locanda con il locandiere che rimanda indietro Maria e Giuseppe, realizzata negli spazi di uno dei confessionali. Nel 2015 è stata la volta di un maestro che insegna ad alcuni bambini. L’anno passato si è aggiunta la vigna con i due vignaioli, il tutto collocato sopra l’altare maggiore. Il 2016 ha riportato un mestiere artigianale: un tintore di stoffe.

Anche quest’anno il Presepio è stato arricchito di una nuova ambientazione, sulla quale gli organizzatori hanno voluto mantenere il massimo riserbo, per non rovinare la sorpresa agli affezionati visitatori.

In occasione del Natale 2016 l’affluenza è stata veramente notevole. Si sono registrati oltre seimila visitatori.

Dal 2014 il Presepio di Nicosia è stato inserito in “Terre di Presepi”, una via che si allunga ogni anno di più che tocca Firenze, Pisa, Lucca, Massa Carrara, Grosseto, Prato, Siena, Pistoia e Arezzo, fatta di tante tappe e luoghi nella nostra bella Toscana, dove le colline e gli scorci paesaggistici di queste zone incontrano i presepi artistici e diventano a loro volta presepi naturali per accogliere in un itinerario unico i viaggiatori del nostro tempo. 

A costituire e promuovere "Terre di presepi" parrocchie e presepisti, patrocinati dalle relative diocesi e in collaborazione con gli enti territoriali. Quest’anno tutti i Presepi di “Terre di Presepi” hanno anche il patrocinio della Regione Toscana e dell’UCAI. Il Presepio di Nicosia ha avuto da sempre anche il patrocinio del Comune di Calci e l’approvazione dei vari parroci che si sono avvicendati. Quest’anno il Presepio di Nicosia diventa “magione” di Terre di Presepi: chi lo visita riceve il “libretto del pellegrino”, su cui far apporre un timbro per ogni presepio visitato.

I visitatori sono invitati a lasciare le loro auto a valle, così da raggiungere il vecchio convento a piedi, e a portarsi dietro un addobbo natalizio, per decorare il percorso denominato "Il Boschetto di Natale".


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