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Attualità giovedì 31 dicembre 2020 ore 09:24

Al polo tecnologico è tutto esaurito

L'hub di Navacchio chiude il 2020 in attivo: i suoi 15mila metri quadri sono tutti occupati da imprese, startup e centri di ricerca



CASCINA — 60 tra imprese e centri di competenza scientifico-tecnologica, 600 occupati ad elevata specializzazione. Nel 2020 il Polo tecnologico di Navacchio ha esaurito tutti gli spazi disponibili in cui operano imprese innovative, startup, laboratori e centri di ricerca.

Ll’hub toscano per l’innovazione e la trasformazione digitale tira le somme sul 2020. L’ecosistema di Navacchio si è dimostrato resiliente.

"Un bilancio in attivo - si legge in una nota del Polo Tecnologico- e l’ecosistema delle imprese che, anche in questo nuovo scenario, dettato dall’emergenza Covid-19, vista la loro attitudine alla tecnologia e all’innovazione, hanno subito minori penalizzazioni rispetto ad altre, passando al lavoro remoto in maniera quasi naturale (erano già di fatto in smart-working anche quando potevano lavorare fisicamente in sede) alcune anche adattando le proprie attività per dare un contributo al servizio della comunità durante l’emergenza".

“Chiudiamo il 2020 all’insegna delle contaminazioni (parola che in questo anno ha assunto un’accezione terribile) in senso positivo con il mondo della ricerca, della manifattura digitale e dei talenti- afferma Andrea di Benedetto, presidente del Polo Tecnologico di Navacchio- Abbiamo avviato un programma per lo sviluppo della trasformazione digitale del territorio grazie alle attività di open innovation che hanno visto come protagoniste le nostre startup e imprese innovative insieme ad alcune PMI manifatturiere toscane piuttosto visionarie. Per il 2021 ce ne sono già altre in partenza, che coinvolgono diversi settori produttivi tradizionali, perché siamo sempre più convinti che sia fondamentale il ripensare come si fa impresa ai tempi del mondo iperconnesso. Vogliamo far diventare industria 4.0, non una serie di tecnologie, ma un modo diverso di progettare, produrre e distribuire i nostri prodotti, i servizi e quello che sappiamo fare meglio. Una nuova attitudine, appunto, quella dell’innovazione legata alla tradizione, che caratterizzi sempre più la Toscana4.0. In questa strategia si innesta anche MakeX, il coordinamento della rete toscana dei maker’s spaces che potranno avere un ruolo fondamentale nell’orientamento al digitale di artigiani e microimprese. Grazie a tutte queste attività, e alla centralità nel mondo toscano dell’innovazione- continua Di Benedetto- Polo Navacchio SpA chiuderà il 2020 con il bilancio in attivo e in crescita, e con tutti i suoi 15.000 metri quadri occupati, anche con l’ingresso dei CrossLab, i laboratori di eccellenza -a livello nazionale- di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Pisa".

Soddisfatto anche il sindaco di Cascina Michelangelo Betti: “ L’esaurimento degli spazi disponibili al Polo Tecnologico, in un anno così difficile, è un segnale molto positivo, apre prospettive future e fa emergere la necessità di un’ulteriore crescita. Ringrazio Andrea Di Benedetto e il personale del Polo per tutto il lavoro che sta facendo, grazie alla continuità gestionale dal 2014, stanno arrivando i risultati che supportano quanto abbiamo sempre evidenziato, l’importanza dell’Innovazione e della ricerca come elemento caratterizzante del nostro territorio, legato alla tradizione ma da tempo aperto alle nuove produzioni".

"La recente legge sul trasferimento tecnologico approvata dal Consiglio Regionale ha consentito alla Provincia di Pisa di mantenere il suo ruolo strategico all’interno della società del Polo Tecnologico di Navacchio-  aggiunge il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori –contribuendo così alla sua stabilità e al rilancio economico del territorio. La sfida del trasferimento tecnologico è centrale per la competitività delle nostre imprese ed oggi Navacchio gioca un ruolo da protagonista. Sottolineiamo l’importante lavoro fatto dal Cda, che ha riportato in utile la società, una società che oggi è una realtà in crescita e appetibile.”


E i progetti per il futuro? “Mettere insieme competenze diverse per far nascere idee dirompenti, sviluppare un ecosistema fertile per la natalità imprenditoriale che veda protagoniste le startup ibride, quelle che utilizzano il made in Italy portandolo in modelli di business digitali. Promuovere la formazione sui temi dell’innovazione e dell’imprenditorialità innovativa, supportare le imprese innovative negli strumenti regionali e nazionali per il supporto alla crescita, aprendosi sempre più verso il territorio, sono i progetti per il 2021 di Polo Navacchio” conclude Di Benedetto.


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