Attualità giovedì 13 luglio 2023 ore 17:30
Lavoro in team e sicurezza neonatale, lo studio
Pubblicato lo studio sul progetto di formazione di Aoup e Azienda USL Toscana nord ovest che ha coinvolto l'ospedale elbano
PORTOFERRAIO — È stato appena pubblicato, sull’International Journal for Quality in Health Care l’articolo “Neo-Safe: un modello clinico per la sicurezza dei pazienti e il benessere del personale nell’assistenza sanitaria negli ospedali di primo livello”, risultato di un progetto pluriennale di tutoraggio sulla rianimazione neonatale fra l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Hub) con il Centro Nina e la terapia intensiva neonatale dell’Unità operativa di Neonatologia e l’Azienda USL Toscana nord ovest con l'ospedale di Portoferraio all'Isola d'Elba (Spoke) per valutare l'efficacia di un nuovo modello organizzativo di rete assistenziale tra ospedali Hub & Spoke per migliorare sia la sicurezza dei neonati negli ospedali a basso numero di nascite sia il benessere degli operatori.
Il progetto, dal titolo Neo-Safe (Neonatal Safety and training Elba), è iniziato nel 2017 con un programma di formazione continua, sia con percorso formativo classico che con tutoraggio in presenza e da remoto degli operatori sanitari del centro spoke (infermieri, ostetriche e pediatri).
Gli istruttori del Centro Nina hanno quindi organizzato corsi di formazione per il personale di Portoferraio basati sull'apprendimento di abilità tecniche e non tecniche in un percorso di formazione a difficoltà crescente centrato sulla simulazione degli scenari critici.
Sono stati inoltre monitorati i fabbisogni formativi del personale attraverso questionari periodici, eventi sentinella e richieste specifiche. Alla fine, la curva descritta dal tasso di trasferimento dei neonati alla Tin-Terapia intensiva neonatale (Hub) di Pisa ha mostrato un andamento monotono di tendenza decrescente. Segno che il progetto ha permesso agli operatori di sviluppare una sempre maggiore fiducia in se stessi e una maggiore sicurezza nella gestione di situazioni di emergenza, riducendo lo stress e migliorando la sicurezza dei pazienti.
Si consideri che ogni anno nel mondo circa 4 milioni di bambini muoiono e il 23% di questi decessi è per asfissia perinatale. Ecco perché, per prevenire i danni a lungo termine dell'asfissia, serve un elevato expertise nelle procedure di rianimazione neonatale (perfezione e tempestività nell’esecuzione) che può essere ottenuto e mantenuto solo con esercitazioni costanti, requisito difficile da ottenere nei centri remoti a basso indice di natalità.
A queste carenze si sopperisce con la formazione, anche a distanza. Il progetto Neo-Safe ha dimostrato che lavorare insieme si può e ha permesso la creazione di un sistema sicuro, efficace, a basso costo e con un modello organizzativo riproducibile in tutti i centri con queste caratteristiche e, quindi, fondamentale per la sicurezza dei punti nascita, anche e soprattutto quando sono collocati in sedi periferiche. Inoltre ha evidenziato il ruolo strategico della telemedicina, che rappresenta oggi una vera finestra sul futuro dell’assistenza sanitaria.
Oltre al Centro Nina dell’Aoup (direttore Armando Cuttano) e al personale dell’Unità operativa di Neonatologia, direttore Luca Filippi, hanno partecipato i professionisti dell’area materno-infantile dell’Ospedale di Portoferraio e dell’Azienda USL Toscana nord ovest, direttori del Dipartimento materno-infantile Luigi Gagliardi e dell’Unità operativa Sicurezza del paziente Tommaso Bellandi, predisponendo un percorso di formazione e assistenza, architrave del progetto Neo Safe. Il neonatologo Massimiliano Ciantelli, responsabile dei corsi del Centro Nina, l'ostetrica Federica Cetica, coordinatrice dell’area materno infantile di Portoferraio, e la pediatra Simona Carcione, sono stati i motori del progetto con l’ingegnera Serena Bardelli (Centro Nina) che ha costantemente provveduto alle soluzioni tecniche per la teleformazione e la telemedicina e Rosa Scaramuzzo (responsabile del Laboratorio del Centro Nina) che ha curato la pubblicato dello studio sulla rivista (edm).
La rivista International Journal for Quality in Health Care è una delle più importanti del mondo in tema di qualità e sicurezza delle cure.
A questo link è possibile consultare lo studio pubblicato.
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