Politica martedì 10 dicembre 2024 ore 07:30
In piazza contro i tagli all'assistenza
Dopo la raccolta firme, la mozione presentata e le richieste d'intervento alla Regione, Diritti in Comune organizza un presidio in piazza
PISA — Scende in piazza il gruppo consiliare Diritti in Comune, che si schiera al fianco dei docenti, dei genitori e degli operatori specialisti per sollecitare un cambio di rotta sui tagli all'assistenza specialistica.
"Dopo l'assemblea dell’8 Novembre scorso e durante il presidio di fronte alla sede della Società della Salute una delegazione di docenti di sostegno, assistenti specialistici e genitori ha avuto un colloquio con la presidente della Società della Salute - si legge in una nota - che ha confermato il ripristino di tutte le ore di assistenza specialistica richieste dalle scuole pisane, solo fino a quando i soldi a disposizione non fossero finiti, cosa che potrebbe avvenire ad inizio dell’anno nuovo. Così la presidente si era impegnata a cercare altre risorse: purtroppo, però, le risposte che dovevano arrivare non ci saranno".
Dall'opposizione di Diritti in Comune, dunque, chiedono che sia garantita la frequenza a scuola degli studenti con gravi disabilità e che il prezioso lavoro degli assistenti non sia più precario, ma si trasformi a tempo indeterminato.
"Durante il presidio è anche iniziata la raccolta delle firme per la mozione di iniziativa popolare da presentare al Comune - hanno concluso - le 200 firme sono state raccolte in pochissimi giorni e la mozione presentata in Comune. Il nostro gruppo consiliare ha chiesto negli scorsi giorni che venisse fissato un Consiglio comunale il 12 Dicembre per poterne discutere, ma la maggioranza di destra ha bocciato la richiesta".
Ed ecco il motivo del presidio, ulteriore mossa per sensibilizzare sulla questione. "Per questo invitiamo a partecipare al presidio informativo di oggi in piazza XX Settembre. Nel frattempo sollecitiamo la Regione Toscana a dare una risposta urgente perché queste persone non debbano trascorrere le feste natalizie con l'incertezza sul prossimo anno. Invitiamo - concludono - a dare ascolto quanto prima alle oltre 25mila persone che tramite una piattaforma di raccolta firme on-line si sono unite per denunciare la vergogna dei minacciati tagli all'assistenza specialistica".
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