Ancora Keu all'ex Vacis, presto nuovi lavori

Individuato uno strato di inquinante durante il rifacimento del manto stradale a Porta a Mare. Gambini: "Scongiurato ogni possibile danno ambientale"

PISA — Durante gli interventi di rifacimento del manto stradale nella zona ex Vacis a Porta a Mare, svolti durante i mesi estivi, è stata accertata da Arpat la presenza di Keu nei materiali riciclati per realizzare il tratto stradale oggetto dell’operazione.

Già anticipata dal consigliere Ciccio Auletta, che ha svolto appositamente un accesso agli atti, la notizia è stata confermata dall'amministrazione comunale di Pisa. Nel dettaglio, al termine delle lavorazioni di scavo e di rimozione del Keu già individuato, è emersa la presenza di un ulteriore strato di materiale non conforme in un tratto di 50 metri della viabilità interna della zona.

"Il Comune non si è mai sottratto alle proprie responsabilità, investendo ben 580mila euro per effettuare la rimozione del Keu dall’area ex Vacis - ha detto l'assessora all’Ambiente Giulia Gambini - la priorità a cui abbiamo lavorato da subito come amministrazione, come dimostra il cantiere ultimato, è stata quella di partire quanto prima con i lavori, per scongiurare ogni possibile danno ambientale nel nostro territorio, avendo nel frattempo proceduto con il monitoraggio del sito".

Perciò, anche in questo caso, l'amministrazione ha presentato una variante dei lavori, in corso di approvazione in questi giorni. Gli ulteriori lavori di rimozione del Keu partiranno nella seconda metà di Settembre e termineranno entro la fine di Ottobre.

"Ci siamo immediatamente attivati per reperire altri 150mila euro che finanzieranno la variante, necessaria per completare la rimozione dei rifiuti in tutta l’area - ha concluso Gambini - parallelamente, prosegue la nostra attività sul fronte legale per recuperare le somme che l’amministrazione sta anticipando per l’esecuzione dei lavori urgenti, a salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Tutta l’operazione è stata infatti immediatamente condivisa con l’Avvocatura del Comune, affinché proceda nelle opportune sedi, sia in ambito civile sia penale, così da tutelare il Comune e i cittadini".

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