Attualità venerdì 10 marzo 2023 ore 09:00
La fondazione Fair per l'intelligenza artificiale
Con sede al Cnr, gestirà oltre cento milioni di euro del Pnrr e coinvolgerà 350 ricercatori provenienti da 25 partner
PISA — E' nato a Pisa il Future Ai Research (Fair), il partenariato esteso sull'intelligenza artificiale con sede nell'Area della ricerca del Cnr.
Finanziato con 114,5 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e coordinato dal Cnr, conta 25 partner e 350 ricercatori. Un numero destinato a crescere dato che a questi si aggiungeranno altri 150 ricercatori a tempo determinato e 100 dottorandi che verranno assunti per lavorare sul progetto, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Una rete di ricerca diffusa sul territorio nazionale che comprende 4 enti di ricerca (oltre a Cnr, Fondazione Bruno Kessler, Infn, e Iit), 14 università (Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Sapienza, Scuola Normale Superiore, SISSA, Università Bocconi, Università Campus Biomedico di Roma, Università della Calabria, Università di Bari, Università di Bologna, Università di Catania, Università di Napoli “Federico II”, Università di Pisa, Università di Trento) e 7 aziende (Bracco, Deloitte, Expert.ai, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Lutech, STMicroelectronics), ma anche in questo caso si tratta di un numero destinato a crescere.
"Sono già oltre 100 - spiega una nota del Cnr- le aziende che hanno espresso il loro interesse ad aderire all’ecosistema Fair (tra cui 20 startup), mentre a livello della pubblica amministrazione hanno manifestato, tra gli altri, l’interesse a partecipare: Regione Toscana, Regione Puglia, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Consob, Ministero Beni Culturali, Sogei e Istituto Superiore di Sanità. A metà progetto, cioè dopo 18 mesi, si stima che saranno coinvolte circa 300 aziende, per arrivare a fine progetto (tre anni) a oltre 600".
"Fair comprende nel suo piano di azione, l’approccio inclusivo e l’interdisciplinarietà, con la valorizzazione delle eccellenze diffuse nella comunità scientifica nazionale grazie allo stanziamento fondi specifici destinati al Sud e alla ricerca femminile. Fair - sottolinea ancora il Cnr- conta di coinvolgere nel progetto, entro la fine del partenariato, il 33% di donne, un dato considerevole se teniamo presente che nella comunità scientifica italiana dell'Intelligenza artificiale le donne sono circa il 20%".
Fair sarà presieduto da Giuseppe De Pietro, direttore del Cnr-Icar. “Il progetto Fair rappresenta una sfida ambiziosa per la comunità scientifica italiana impegnata da anni nel campo dell’Intelligenza artificiale, che dovrà porre le nuove basi scientifiche per l’intelligenza artificiale del futuro. La fondazione Fair - spiega De Pietro- nasce innanzitutto con l’obiettivo di assicurare una gestione efficace ed efficiente del progetto, garantendo al partenariato il supporto necessario allo svolgimento delle numerose attività gestionali e scientifiche. Inoltre, la Fondazione Fair, si vuole porre come soggetto facilitatore per integrare e far colloquiare tutte quelle realtà accademiche, di ricerca, industriali ed associazioni scientifiche interessate alla attuazione del Programma strategico per l’Intelligenza artificiale ed a disegnare il futuro ruolo dell’Italia in tale ambito”.
Il lancio della fondazione è avvenuto nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte anche la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza: “La nascita della fondazione Fair è un tassello di grande importanza nel quadro di sviluppo di una strategia nazionale sull'intelligenza artificiale, in quanto permetterà di condividere e mettere a sistema le competenze e i risultati raggiunti finora. Si tratta - sottolinea la presidente - di un ambito al quale la comunità di ricerca del Cnr sta dando un grande contributo, essendo presente in numerose iniziative e progetti che riguardano l’innovazione e l’inclusione digitale, due aspetti fortemente compenetrati, che comprendono, ad ampio raggio, i processi produttivi, i servizi, la comunicazione. La sfida sarà quella di individuare strumenti e tecnologie che possano avere un impatto positivo sulla società, tali da favorire un obiettivo di bene collettivo”.
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