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Attualità martedì 27 giugno 2023 ore 11:05
Sciopero a Camp Darby, "Nessun dialogo"
Cisl e Uil lanciano la protesta per il mancato rinnovo del contratto collettivo nella base americana: "Due anni di trattative e nessun passo avanti"
PISA — Il personale delle basi statunitensi in Italia sciopera e, a Camp Darby, non farà eccezione. Le due giornate di manifestazione, giovedì 29 e venerdì 30 Giugno, convocate dai sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, riguarderanno, oltre alla base pisana, anche quelle di Aviano, Vicenza, Marina di Napoli e Sigonella.
"Il pomo della discordia - ha spiegato Sabina Bardi, responsabile territoriale di Uiltucs di Pisa - è il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto ormai da Ottobre 2021". Un tema sentito, ovviamente, anche da Fisascat Cisl. "Dopo quasi due anni di trattative non sono stati fatti passi avanti - ha aggiunto Claudia Vargiu,segretaria provinciale del sindacato - e anche il recente incontro tra sindacati e vertici delle basi, convocato con l’intento di riannodare il filo del dialogo, non ha portato ad alcun risultato".
Alla base delle rivendicazioni c'è anche la questione del carovita, che ha eroso il potere di acquisto dei lavoratori. "I vertici aziendali hanno anche rifiutato la proposta di mettere ordine sulle regole di ingaggio, evitando così discriminazioni tra diversi profili professionali - hanno detto i coordinatori di Fisascat Cisl nella base militare di Camp Darby Vittorio Salsedo, Claudio Croce e Debora Sorice - ci è stato detto di no alla richiesta di dare a tutto il personale la possibilità di un avanzamento di carriera e alla richiesta di una maggiore flessibilità, per meglio conciliare lavoro e vita personale e familiare".
La manifestazione, di fronte ai cancelli di Camp Darby, si terrà giovedì, la prima delle due giornate di sciopero. "Altrove, come in Germania, il personale delle basi militari ha ottenuto un accordo economico notevolmente migliorativo rispetto al precedente - ha concluso Arianna Cappetti, coordinatrice di Uiltucs per la base pisana - inoltre, nei primi giorni di Giugno, il datore di lavoro ha comunicato direttamente ai dipendenti 41 esuberi, che dovrebbero lasciare la base di Vicenza entro Dicembre 2023".
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