Cronaca martedì 12 maggio 2020 ore 18:10
La procura militare: "Il parà Scieri fu ucciso con crudeltà"

Chiuse le indagini sulla morte di Emanuele Scieri in cui viene ipotizzato il reato di violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato
ROMA — La procura militare ha concluso le indagini sulla morte del parà Emanuele Scieri, morto a 26 anni il 13 Agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Il reato ipotizzato è "violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, commesso in concorso" dai tre indagati, all'epoca caporali.
Secondo la ricostruzione della procura militare, i tre avrebbero sorpreso Scieri mentre stava telefonando in caserma e, per punirlo (le telefonate erano vietate), lo avrebbero picchiato e poi costretto a salire su una torre da cui lo fecero precipitare. Dopo un tragico volo di almeno 5 metri, il giovane sarebbe stato lasciato a terra, ancora vivo ma in agonia, fino a quando è spirato. Se qualuno lo avesse soccorso, probabilmente si sarebbe salvato.
Il procuratore generale Marco De Paolis si appresta quindi a chidere il rinvio a giudizio per i tre indagati.
"Siamo rincuorati da questa notizia - ha commentato la mamma di Scieri - Isabella Guarino - Noi da anni aspettiamo solo verità e giustizia".
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