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Attualità martedì 21 marzo 2023 ore 19:10

Candida auris, primo caso di infezione in Toscana

laboratorio scientifico

Il super fungo resistente a molte terapie è classificato dall'Oms come minaccia globale. E' stato isolato in un paziente ricoverato a Pisa



PISA — Il super fungo Candida auris è in Toscana. Il primo caso di infezione è stato isolato a Pisa in un paziente ricoverato nell'ospedale di Cisanello, nel reparto di malattie infettive. 

Candida auris è classificato dall'Organizzazione mondiale di sanità come minaccia globale. E' infatti invasivo e resistente a molte terapie antifungine. Il paziente su cui è stato isolato il fungo è originario dello Spezzino, e in Liguria sono stati evidenziati diversi casi d'infezione. 

Il fungo è estremamente contagioso: tra il 2019 e il 2021 i casi, ha riferito l'ultimo rapporto pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, sono quasi raddoppiati: +95%.

Il fungo che fa paura

Candida auris, rammenta sul suo portale Epicentro l'Istituto superiore di sanità, venne isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio (in latino “auris”) di una donna. I primi focolai europei risalgono al 2015 in Francia mentre in Italia il primo caso di infezione invasiva è stato identificato nel 2019, seguito da un focolaio nelle regioni settentrionali nel biennio 2020-2021.

"Rappresenta una seria minaccia per la salute globale per diversi motivi", spiegano gli esperti Iss. Ed eccoli: "E' spesso resistente a più farmaci antimicotici tra quelli comunemente utilizzati per trattare le infezioni da Candida (multifarmaco-resistenza), è di difficile identificazione nei laboratori che non dispongono di tecnologie specifiche" e ancora "le persone possono avere infezioni da Candida auris senza saperlo e questa colonizzazione può durare a lungo".

Altri motivi di preoccupazione derivano dal fatto che il fungo "può provocare focolai epidemici negli ambienti assistenziali sanitari", ed è inoltre molto infettivo. Inoltre "presenta una alta letalità nelle forme invasive" e "ha la possibilità di creare biofilm che la rende poco suscettibile ai disinfettanti e quindi particolarmente resistente sulle superfici".

Si trasmette così

Persone con problemi di salute pregressi o che si trovano i cliniche ed ospedali sono più esposti e a rischio di contrarre l'infezione, che si trasmette prevalentemente per contatto con superfici e/o dispositivi medici contaminati, o tra persone colonizzate o infette.

Portatori di cateteri o tubi per tracheotomia sono particolarmente a rischio, così come coloro il cui sistema immunitario è più fragile e quanti vengono sottoposti ad interventi chirurgici.


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