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Politica lunedì 01 settembre 2025 ore 11:05

Ponte della Botte, "I 120mila euro della Regione non bastano"

Il ponte della Botte riaperto nei due sensi di marcia

Si torna a viaggiare nei due sensi tra Fornacette e San Giovanni alla Vena, ma il consigliere Becherini sbotta: "Aiutare i commercianti danneggiati"



CALCINAIA-VICOPISANO — La riapertura a doppio senso del ponte della Botteavvenuta nella giornata di ieri, domenica 31 Agosto, fa sorridere soltanto a metà Fratelli d'Italia. Che, con il consigliere di opposizione di Calcinaia Matteo Becherini chiede ora d'intervenire per le attività commerciali danneggiate dalla chiusura prolungata.

"Dopo un anno, due mesi e dodici giorni di calvario, il ponte è stato riaperto - ha detto - un'opera che, nonostante fosse in programma già dalla primavera 2023, ha trovato impreparata la Provincia, tra ritardi e promesse mancate".

L'iter di riapertura, del resto, è stato lunga. E i commercianti che hanno subìto le maggiori conseguenze in termini economici, hanno sin da subito invocato dei ristori. "Appena il ponte è stato chiuso la mia prima preoccupazione è stata quella di incontrare i commercianti - ha aggiunto Becherini - ho raccolto rabbia e disperazione da chi si è trovato improvvisamente senza clienti, con fatturati crollati e spese che continuavano ad aumentare". 

"A Luglio dello scorso anno, con un’interpellanza della consigliera provinciale Serena Sbrana, abbiamo chiesto alla Provincia spiegazioni sui ritardi dei materiali e se fossero previsti ristori per le attività penalizzate - ha proseguito - un anno dopo, con un’interrogazione del consigliere provinciale Matteo Bagnoli, abbiamo incalzato la Provincia sulle penali contrattuali alla ditta esecutrice per il mancato rispetto dei tempi di consegna".

"Nonostante fossimo all’opposizione, abbiamo avanzato proposte concrete: dall’azzeramento delle imposte comunali per le attività colpite all’utilizzo delle penali contrattuali come risarcimento alle imprese - ha concluso - oggi il ponte è finalmente riaperto, ma i 120mila euro di ristori stanziati dalla Regione non sono più sufficienti, perché calcolati su un periodo più breve di chiusura".


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