Politica venerdì 06 novembre 2015 ore 19:20
Area vasta, il futuro corre sui binari
Il viceministro Nencini e il consigliere regionale Mazzeo hanno presentato l'accordo per il collegamento rapido tra il porto di Livorno e Firenze
PONTEDERA — Nuove infrastrutture per collegare l'area vasta Pisa Livorno al centro della Regione, ovvero il mare alla terra. Con la possibilità di creare 18mila posti di lavoro.
L’accordo di Programma per Livorno, firmato alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e presentato oggi nella sala consiliare di Pontedera prevede la realizzazione della Piattaforma Europa finalizzata al rilancio economico dell’area livornese e del territorio “dell’area vasta costiera toscana”.
Particolare importanti sono le opere infrastrutturali ferroviarie che si riferiscono al progetto “Raccordo”, elaborato dall’Autorità Portuale, la cui progettazione è stata ammessa al Finanziamento dalla Commissione Europea.
Tra i punti principali il sovrappasso ferroviario dal porto all'Interporto di Guasticce, la connessione ferroviaria dall’Interporto di Guasticce alla linea Pisa – Collesalvetti – Vada, il bypass ferroviario della stazione di Pisa con tutti i treni da Livorno che potranno bypassare la stazione di Pisa con notevoli vantaggi in termini di tempi, costi e sicurezza dei servizi.
Un ruolo importante potrebbe averlo Pontedera, dove è previsto “uno scalo merci” (e il sindaco Millozzi non esclude che diventi anche trasporto passeggeri) coerente con le previsioni urbanistiche del comune di Pontedera e per il quale sono già avvenuti incontri con Rfi (Reti ferroviarie italiane) per l’allacciamento alla linea Pisa – Firenze.
L'incontro nella sala consiliare del Comune di Pontedera è avvenuto alla presenza del viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini, del consigliere regionale Antonio Mazzeo e di molti sindaci della Valdera e della zona di Livorno. Sono stati illustrati i passaggi chiave del rilancio infrastrutturale.
Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti: “Quello che vediamo è un rilancio con timidi segnali di ripresa e noi vorremmo farci trovare pronti in termini infrastrutturali. Per fare questo serve un sistema ferroviario appropriato. Con un grande polo logistico portuale potremmo lanciare una grande sfida al nord Europa”.
Il consigliere Mazzeo, che riveste anche il ruolo di presidente della commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera ha parlato di ridisegnare il territorio per creare migliaia di posti di lavoro: “Sono contento che ci siano tutti questi sindaci, si sentono parte di una comunità. Se il nostro obiettivo è una Toscana competitiva in Europa dobbiamo farla crescere dal punto di vista infrastrutturale e economico. Dobbiamo creare 18mila posti di lavoro, ma per farlo dobbiamo investire tanto, per questo chiediamo al viceministro Nencini che siano trovate risorse pubbliche. Dobbiamo ridisegnare il territorio, in un sistema che lega il mare alla terra. Sarà importante anche portare a 35 minuti la velocità dei treni tra Pisa e Firenze”.
Il viceministro Riccardo Nencini ha citato papa Bergoglio e Matteo Salvini: "Se anche il pontefice parla di cambiamento d'epoca, vuole dire che siamo di fronte a una faglia che va saltata. Si salta se si creano condizioni economiche, istituzionali e sociali che formano un pacchetto omogeneo. La Francia, pochi giorni fa, ha ridotto le regioni da 22 a 15 e i prefetti hanno obbligato le municipalità a fare le unioni dei comuni. Salvini della Lega non è un bischero come si dice dalla mie parti. Non parla più di Padania da tre anni. È la conferma che sul territorio devi mettere cose che hanno un peso”. L'importanza dello sviluppo dell'area costiera per Nencini è strettamente legata al porto: “Quest'area, che leggo come area Livorno - Pisa, è importante, così come lo è l'area Firenze Prato Pistoia, forse metterei dentro anche Lucca. L'elastico ferroviario che porterà da Livorno a Pontedera non ha ancora un progetto, ne stiamo discutendo ma non è un intervento pesantissimo dal punto di vista economico. Rfi potrebbe sostenerlo”.
La centralità del porto di Livorno e la necessità di collegarlo il più velocemente possibile a Firenze escluderebbe il passaggio da Pisa: “Sarebbe più veloce senza passare da Pisa. Dai porti italiani passa il 70 per cento delle merci. L'investimento ferroviario è fondamentale anche nei brevi tratti che separano il porto dalla ferrovia. Su 24 grandi porti italiani solo cinque hanno un collegamento ferroviario rapido. Non c'è ad esempio a Gioia Tauro, l'approdo più importante dove vengono scaricati i container Ikea”.
Nencini ha concluso con una battuta sull'aeroporto Pisa – Firenze: “Non voglio entrarci però è stata un'ottima scelta. Andate a sentire cosa si dice a Bologna, si mordono le mani”.
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