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Attualità venerdì 20 novembre 2015 ore 14:15

Ora tutti vogliono fare i contadini

Il Pacchetto giovani raddoppia le richieste. 41 quelle presentate nel volterrano e in Valdera. Il premio d'avviamento va da 40 a 50mila euro a persona



PONTEDERA — Sono 82 i giovani con meno di 40 anni che sognano di aprire un’impresa agricola o di migliorare quella che gli hanno lasciato genitori, nonni e avi, che si sono rivolte agli uffici di Coldiretti per presentare domanda di finanziamento. Il Pacchetto giovani, finanziato dalla Regione, farà cadere su di loro una pioggia di risorese pari a diversi milioni di euro.

Tanti, tantissimi gli aspiranti imprenditori in tutta la Toscana, dove complessivamente sono state presentate 1.762 domande, più del doppio rispetto al precedente bando (635). Per Coldiretti Pisa si tratta di un segnale straordinario che apre scenari interessanti a livello provinciale, favorendo il ricambio generazionale in campagna, dove la quota degli over è ancora quella maggiore.

Le domande sono arrivate in particolare dai giovani che vivono nell’area pisana: sono 41 le richieste presentate nella zona di Pontedera, nel volterrano e in Valdera. Del resto, il segnale di una grande attenzione e interesse era già chiaro nel corso degli incontri organizzati da Coldiretti nelle scorse settimane per illustrare le caratteristiche del “Pacchetto", cui hanno partecipato oltre duecento ragazzi nei vari appunatamenti.

Al bando potevano partecipare i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione) con un'età compresa fra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti.

Il premio all'avviamento è fissato in 40 mila euro per ciascun giovane che si insedia o in 50 mila per aziende ricadenti completamente in aree montane. “Una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori – ha spiega Iacopo Galliani, delegato per Giovani impresa di Coldiretti Pisa e Livorno – è pronta a sporcarsi le mani, a valorizzare le nostre tradizioni, a creare lavoro, valore aggiunto per il territorio, dove sceglieranno di vivere e lavorare".

"Questa è la generazione della svolta digitale - ha continuato Galliani - è in atto una rivoluzione agricola, dove i giovani sono i protagonisti indiscussi. Un ricambio generazionale già in corso da qualche anno, anche grazie ai contributi, che porterà nelle nostre campagne quel tocco di modernità ed innovazione necessario per un nuovo salto in avanti”.

Coldiretti stima che il bando attiverà investimenti per oltre 300 milioni di euro in Toscana, diversi milioni nella sola Provincia di Pisa, ma potrebbero essere di più se la Regione modificherà il piano finanziario inizialmente previsto aumentando le risorse destinate al bando: “Questo è il momento giusto per sostenere il ricambio generazionale. C’è tanta voglia di agricoltura e di credere ed investire in un progetto sostenibile per il territorio – ha aggiunto Gialliani. - Confidiamo che la Regione Toscana modificherà il piano e ascolterà la grande voglia di cambiamento che arriva dalle nostre campagne”.

Sono figli del precedente bando molte delle aziende “green” più innovative, come l’azienda dello stesso Galliani, specializzata nella elicicoltura (allevamento di lumache).

Secondo un sondaggio Coldiretti il 57 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento). La crescita del numero di giovani agricoltori è il frutto, sostiene Coldiretti, di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura: più di due giovani italiani su tre (68 per cento) dichiarano di partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta della frutta.

La vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura: i cosiddetti agricoltori di prima generazione. Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe, tra le new entry giovanili nelle campagne, la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 è più’ contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine: genitori, parenti, compagni o amici.


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