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Politica venerdì 02 aprile 2021 ore 15:30

"Appalti Pisamo, Bottone faccia un passo indietro"

Il sindaco Conti con l'amministratore unico di Pisamo, Andrea Bottone

La richiesta di dimissioni per l'amministratore unico della municipalizzata Pisamo Srl arriva dal gruppo di minoranza Diritti in Comune



PISA — Per il gruppo di minoranza Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile) "sono sempre più gravi e manifeste le criticità nelle modalità operative e gestionali di Pisamo". "Da settimane - sottolineano - denunciamo come le recenti cinque gare per la gestione di numerosi servizi di manutenzione stradale siano state svolte dalla società partecipata dal Comune al 98,5% in modalità cartacea e non in modalità telematica, come invece previsto dal Codice degli appalti fin dal 2018, e senza neanche aver determinato un congruo costo della manodopera".

"A nostro giudizio siamo davanti ad evidenti irregolarità - aggiungono da Dic, gruppo rappresentato in consiglio da Francesco Auletta - per le quali abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di procedere con le opportune verifiche. Ma ciò che lascia sconcertati è la risposta fornita dallo stesso Bottone anche a mezzo stampa: non si usa il sistema telematico “per il fatto che ha un costo di circa 15mila euro e stante la necessità di contenimento dei costi, è necessaria una valutazione attenta delle modalità e dei tempi per concretizzarla”. Queste sono affermazioni farneticanti: come se fosse discrezionale trovare le risorse per adeguarsi a sistemi di gara previsti dalla legge. Tanto più se si tratta di norme non introdotte ieri, ma ben tre anni fa!"

Tante le domande alle quali Diritti in Comune pretende risposta. "È mai pensabile che in tre anni Bottone non sia stato in grado di trovare nel bilancio di Pisamo 15mila euro per rispettare la legge? È possibile che il Comune non abbia mai fatto alcun controllo e non abbia imposto a Pisamo di stanziare le risorse per adeguarsi alla legge, facendo finta di nulla? Come è possibile che una società su cui il Comune esercita un controllo analogo a quello che esercita sui propri uffici possa muoversi in questa maniera, unica fra tutte le società partecipate dal Comune di Pisa? La questione è ancora più grave se si pensa all'ammontare dei servizi e lavori che gestisce la società (dal bilancio 2019 di Pisamo si ricavano circa 11 milioni di euro di appalti ed un valore di produzione di 17 milioni di euro)".

"Parliamo di cifre talmente ridicole rispetto al bilancio di milioni di euro della società, come attestano i valori di cui sopra, e che dimostrano invece come Bottone non possa continuare a ricoprire il ruolo ai vertici di Pisamo" è la conclusione di Diritti in Comune, che chiede anche "quale controllo stia svolgendo il Comune nei confronti di questa società, se tutto ciò sia permesso e se si accettino anche simili giustificazioni" e attende "ancora risposte in merito alla questione del calcolo del costo della manodopera, vicenda su cui da mesi i lavoratori in appalto stanno protestando per il tipo di contratto che gli viene applicato".


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