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Politica giovedì 04 settembre 2025 ore 11:30

Bruni attacca il Pisa Scotto Festival

"Con fondi pubblici un evento a senso unico, trasformato in palcoscenico politico per la destra", esprime in una nota il consigliere Pd

PISA — Il consigliere comunale del Partito Democratico Enrico Bruni interviene duramente sulla nuova edizione del Pisa Scotto Festival, accusando l’amministrazione di aver trasformato quella che doveva essere una manifestazione culturale pubblica in una vetrina partitica.

"Il festival viene presentato come un salotto culturale aperto a tutti – ha detto Bruni – ma il programma racconta tutt’altro. Si tratta di un evento a senso unico, tutto sbilanciato verso il mondo della destra e dell’estrema destra".

Bruni cita nomi e incarichi, mettendo in evidenza un quadro politico preciso: "Da Annalisa Terranova, già vicedirettrice del Secolo d’Italia, a Francesco Borgonovo, oggi volto noto della destra più radicale, fino a Raffaella Regoli e Marco Valle, tutti personaggi che portano in scena una visione ideologica netta. In questo contesto, la presenza di Anna Paola Concia non basta certo a garantire pluralismo".

Anche sulla scelta dei moderatori Bruni ha sollevato dubbi, "Da una parte c’è la sorella del consigliere regionale Diego Petrucci, dall’altra un conduttore radiofonico tesserato con Fratelli d’Italia e impegnato politicamente da anni. È evidente l’impostazione".

Il consigliere del PD ha criticato soprattutto l’uso delle risorse pubbliche per un’iniziativa che, a suo avviso, tradisce lo spirito istituzionale. "La Giunta ha costruito un festival che – ha aggiunto – promuove un’agenda ben precisa, sotto la patina della cultura. Mi chiedo se sia giusto usare fondi comunali per offrire un palco quasi esclusivamente a firme di Libero, La Verità o a figure gradite alla Lega e a Fratelli d’Italia".

"La destra – ha concluso – non può usare i soldi dei contribuenti per la propria campagna elettorale. Un’amministrazione pubblica dovrebbe garantire pluralismo e rappresentanza. Qui, invece, siamo di fronte a una festa di partito mascherata"

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