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Cronaca sabato 03 ottobre 2015 ore 18:38
"Ci minacciano, ma noi raccogliamo firme"

Contestatori rovesciano il banchetto di raccolta firme di Lega Nord. Interviene la polizia. Lo sfogo di Susanna Ceccardi e il commento del sindaco
PISA — Hanno rovesciato il banchetto e li hanno intimati di andarsene. E' successo in zona Cep a dei militanti di lega Nord, sul posto per una raccolta firme contro l'arrivo dei profughi nella ex Polveriera. La vicenda è stata denunciata da Susanna Ceccardi.
"Mentre stavamo raccogliendo le firme -commenta la militante leghista- è arrivato un ragazzo che, con violenza, ha ribaltato il nostro banchino. Neanche mezz'ora e sono arrivati i rinforzi dei centri sociali, una decina di persone ci hanno offeso e hanno inveito contro di noi cercando lo scontro fisico sia con noi militanti che con la polizia, intervenuta per difendere il nostro diritto a raccogliere le firme".
"Non è tollerabile - aggiunge Ceccardi - che Pisa, che si professa democratica, accolga da anni in spazi pubblici il centro sociale Newroz, che ogni volta si macchia di aggressioni e ingiurie a chi cerca di manifestare liberamente il pensiero. Chiediamo che sindaco, prefetto e magistratura prendano provvedimenti".
“Nonostante minacce e intimidazioni – conclude- in circa due ore abbiamo raccolto più di 100 adesioni contro l'arrivo dei profughi all'ex Polveriera”.
"L'aggressione ai promotori del banchetto della Lega al Cep è un atto
grave, assolutamente inaccettabile" Con queste parole il sindaco di Pisa Marco Filippeschi commenta l'accaduto. "A Pisa -prosegue- e in ogni città tutti devono avere la possibilità di fare politica e le differenze di opinione, anche quando sono radicali, devono esprimersi con rispetto delle persone e della legalità. Ciò vale anche per la tutela delle sedi dove si svolge la
partecipazione politica e di coloro che le frequentano. Sono certo che le
forze dell'ordine e la magistratura interverranno con rigore per garantire
i diritti politici fondamentali".
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