Politica venerdì 27 gennaio 2017 ore 08:05
Toscana costiera, ecco il piano strategico
Iniziata la fase finale di discussione. Il voto è previsto sul documento conclusivo per il prossimo nove febbraio
FIRENZE — È arrivato alla stretta finale il lavoro sul piano strategico per lo sviluppo della costa toscana 2016-2020, elaborato dalla Commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera presieduta da Antonio Mazzeo (Pd).
Come ha spiegato il presidente, è iniziata la fase di raccolta degli emendamenti e di armonizzazione del testo, con l’obiettivo di approvare il documento il 9 febbraio prossimo. Il piano strategico sarà poi allegato del Piano regionale di sviluppo, che a sua volta sarà sottoposto poi al parere delle varie Commissioni permanenti per quanto di loro competenza, e all’approvazione della Commissione affari istituzionali, che ha parere referente.
“La presentazione e l’approvazione di questo piano sono un risultato importante e non scontato – ha detto Mazzeo –, frutto di un anno e mezzo di lavoro coi territori, le amministrazioni locali e le associazioni di categoria e di questo ringrazio tutti i commissari. Riusciamo così a dare risposta ad alcuni degli obiettivi che avevamo fissato con la creazione di questa Commissione, come l’analisi e lo studio della situazione della costa e l’elaborazione di iniziative legislative. Dopo aver licenziato l’atto – ha aggiunto il presidente –, dovremo confrontarci per capire se ci sono le condizioni per perseguire anche le altre finalità previste nella delibera istitutiva della Commissione, a partire dalla collaborazione attiva con la Giunta attraverso la partecipazione ai tavoli istituzionali, e quindi valutare se e come proseguire il nostro lavoro”.
In fase di presentazione degli emendamenti e di prima discussione dell’atto, sono emerse alcune divergenze. Se Leonardo Marras (Pd) ha rilevato come “la Commissione abbia ottenuto un primo grande risultato” e si è soffermato sulla necessità di potenziare la logistica e le infrastrutture, “perché le aree costiere ricercano una maggiore integrazione con l’entroterra”, e Francesco Gazzetti (Pd) ha sottolineato l’importanza degli interventi previsti per il potenziamento ferroviario, la nautica di lusso, il porto di Livorno, il dissesto idrogeologico e la risorsa idrica, Giacomo Giannarelli (M5S) ha definito il piano “aria fritta”.
“La Toscana – ha spiegato – ha bisogno di infrastrutture, ma in questo documento si danno risposte inappropriate, reintroducendo progetti vecchi e non condivisi come la Tirrenica, invece di scegliere le priorità e dare più spazio a settori come il turismo, secondo le indicazioni arrivate dal territorio”.
Secondo Elisa Montemagni (Lega nord), “siamo davanti a un documento pieno di interventi, mentre sarebbe utile proporre soluzioni concrete a breve termine. Ci sono cose buone e cose meno buone, diventa difficile assumerlo in toto”. E per Roberto Salvini (Lega nord) “la costa è un motore economico che è fermo, che va rimesso in moto con interventi, prima di tutto, sul turismo di qualità”.
“Non mi pare che il turismo sia la Cenerentola del piano – ha replicato Gianni Anselmi (Pd) –. Le diverse esigenze delle diverse parti della costa, quella più urbana fino a Piombino e quella più dedita a un turismo rurale e naturalistico a sud, sono ben scandite. Si tratta di un documento coerente e con un impianto robusto”.
Stefano Baccelli (Pd) ha sottolineato “di avere fin qui lavorato per arrivare a un piano condiviso”, ma, ha avvertito, “se l’atteggiamento è quello esclusivamente di critica, mi riservo di presentare modifiche che ritengo utili” e invitato l’opposizione a produrre documenti alternativi. Alessandra Nardini(Pd) ha auspicato “di riuscire con uno sforzo di tutti ad arrivare a un lavoro unanimemente condiviso”. Per Enrico Cantone (M5S), “si è persa una buona occasione”, a partire dalla necessità di presentare piani di riconversione delle zone industriali.
“Sono convinto che possiamo operare una sintesi e trovare un punto di equilibrio comune prima di arrivare al voto del prossimo 9 febbraio – ha commentato Mazzeo – Offro massima disponibilità a lavorare in questo senso, e mi sembra che il documento dia priorità a quello che il territorio ci chiede. Questo documento non guarda al passato, ma lancia proposte innovative, come quelle relative all’economia circolare o alla promozione turistica attraverso il brand Costa di Toscana, che non erano mai state avanzate con tanta forza”.
“Ma deve essere chiaro – ha proseguito il presidente –, per noi da un lato, per la Giunta che deve rispettare le prerogative di questa Commissione dall’altro, che il nostro lavoro ha senso se possiamo incidere operativamente, non se la Commissione diventa il terreno di un puro scontro politico basato su posizioni preconcette invece che sulla ricerca di soluzioni condivise per il bene di quei territori”.
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