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Cronaca giovedì 05 giugno 2014 ore 14:00

"Hanno svenduto Peretola e messo in pericolo Pisa"

Per i parlamentari toscani del Movimento 5 Stelle, "era necessario mantenere il controllo pubblico, invece di regalare infrastrutture ai privati"



PISA — "La manovra rischia di creare seri pericoli ambientali e di sicurezza, così come di ammazzare il funzionale aeroporto di Pisa nel nome di un’operazione finanziaria i cui contorni sono ancora tutti da valutare".

La valutazione dei parlamentari toscani del Movimento 5 Stelle arriva dopo la notizia che Peretola è passata in mano a Corporacion America: la holding argentina, insieme a Sogim, adesso controlla la maggioranza di Adf.

“Hanno svenduto l’aeroporto di Peretola - spiegano i 5 stelle - regalandolo ai privati che adesso potranno beneficiare dei contributi pubblici per realizzare l’ampliamento. Si tratta dell’ennesima privatizzazione all’italiana in cui il rischio d’impresa ricade interamente sulla comunità, visto che gli oltre 120milioni di euro necessari per la realizzazione della nuova pista saranno fondi pubblici. I vantaggi per il territorio fiorentino sono ovviamente ignoti, come sanno bene i cittadini e i comuni della Piana che si sono sempre fermamente opposti all’ampliamento di Peretola". 

Secondo i parlamentari, “Se l’obiettivo doveva essere quello di integrare i due aeroporti era necessario mantenere il controllo pubblico, invece di regalare infrastrutture così importanti ai privati, senza tra l’altro conoscere i veri piani industriali. Un’operazione al buio che si ripercuoterà sui cittadini e sulle casse pubbliche". 

Il governatore Rosse, ricordano poi i grillini, "ha con convinzione sostenuto il progetto People Mover a Pisa, un'opera faraonica dal costo di 82 milioni di euro, di cui la metà sono sempre a partecipazione pubblica, con il risultato di isolare lo scalo pisano dalla rete ferroviaria: la qualifica di scalo strategico il Galilei l'aveva ottenuto grazie proprio al collegamento ferroviario, adesso si ritroverà a pagarne le conseguenze sul piano economico e di interconnessione con le infrastrutture vicine. Se dapprima poteva fare sistema con il terminal crociere della vicina Livorno adesso sono state immunizzate entrambe le strutture, a causa di una politica miope incapace di guardare con ampio respiro le scelte sul territorio”.


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