Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:PISA14°18°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
giovedì 03 ottobre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Treni: l’America sta peggio di voi
Treni: l’America sta peggio di voi

Attualità domenica 14 giugno 2020 ore 18:00

La piazza perduta nel cuore di Pisa

La vista dall'alto

Si tratta della Mattonaia, sul retro della chiesa di San Michele in Borgo. Ciclicamente si parla del suo recupero per poi tornare nel dimenticatoio



PISA — Una storia che parte nel secolo scorso e che ci riporta ai giorni nostri senza una fine. 

E' quella della Mattonaia, l'edificio del centro storico di Pisa così chiamato perchè costruito tutto a mattoncini rossi.

Progetti, idee, dibattiti, ma ad oggi la Mattonaia versa ancora in stato di grave degrado e abbandono, in seguito a una storia travagliata che non vede un epilogo: i lavori di riqualificazione destinati alla realizzazione di case popolari non furono mai terminati (1985-2002) e la Mattonaia divenne ricettacolo di traffici illeciti e atti vandalici, occupazioni e sgomberi.

Il noto architetto pisano Roberto Bargellini è tornato in queste ore a sollevare la questione:"All’interno del complesso edilizio doveva essere presente un’ampia piazza a destinazione pubblica che è anche l’unica via di accesso alla cripta della Chiesa di San Michele in Borgo, per adesso chiusa al pubblico. I cittadini aspettano da anni che quest’area del centro storico sia definitivamente risanata e restituita alla città".

"Al di là della definizione architettonica della costruzione, rispetto alla presunta edificazione anteguerra, la sua realizzazione ha inibito completamente l’accesso alla piazza retrostante la Chiesa di San Michele Arcangelo in Borgo , impedendo la vista della facciata della chiesa e l’uso della stessa", aggiunge l'architetto Bargellini.

"Le origini della Chiesa si perdono nel tempo: le facciate principali su borgo e sul retro sono tipici del Romanico Pisano con tratti gotici di influenze toscane sulla facciata principale. La chiesa, col monastero appartenuto prima ai monaci Benedettini e dal XII secolo ai Camaldolesi, fu edificata verso il 1016 e più volte ristrutturata, soprattutto a seguito dei bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale. La facciata esterna, risparmiata dai bombardamenti, risale al XIII-XIV secolo, mentre l'interno ha un impianto dei secoli XI-XII e si presenta comunque molto rimaneggiato".

"E’ l’ora che i Pisani si riapproprino di uno spazio dimenticato e che siano valorizzati i beni architettonici presenti sulla facciata retrostante della chiesa di San Michele Arcangelo in Borgo", conclude l'architetto nel suo appello.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
L'allerta emessa dalla sala operativa della protezione civile interesserà tutta la regione ad esclusione delle aree nord-occidentali
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Attualità

Cronaca