Le polveri sottili nemici invisibili
di - mercoledì 13 aprile 2022 ore 08:00
Albert Einstein e' sempre stato convinto dell'esistenza nell'Universo di tanti pianeti abitati da esseri intelligenti e tecnologicamente avanzati. La prova ? Sono talmente intelligenti che, conoscendoci, si guardano bene dal venirci a trovare.
E hanno ragione; in pochi secoli siamo stati capaci di rovinare il mondo in cui viviamo, inquinando mari e deforestando senza criterio. Chi ama tanto le immense vallate scozzesi ricoperte solo da splendidi manti erbosi senza nemmeno un arbusto, dovrebbe sapere che nel 1500 li c'erano meravigliose foreste di faggi e abeti straziate lentamente per costruire la miriade di navi della marineria Inglese. Idem per la brulla Islanda e le navi vichinghe. Ciò, in ogni caso, avveniva nell'arco di secoli. Ora con una velocità terrificante stiamo deforestando tutto l'est asiatico per piantare soia e mais, con immenso dolore per tigri, scimmie, gazzelle costrette a fuggire dal loro habitat per non parlare della Foresta amazzonica sempre più attenzionata da predoni che abbattono alberi secolari per piantare cereali.
La globalizzazione esiste, ahimè, anche in campo botanico; se togliamo alberi a Pechino ne risentono anche i Bolognesi; ed i danni sono tanti e subdoli; in primis le polverii sottili che lentamente ci creano subdole patologie polmonari quali asma ,allergie e soprattutto la BPCO o meglio broncopneumopatia cronica ostruttiva .Ed e' tutta colpa delle sigarette e dello smog.
Triste sapere che negli Usa la Bpco e' la quarta causa di morte.
Soluzioni? Molto poche: innanzitutto smettere di fumare e poi se possibile tanti giorni di mare in estate e di montagna in inverno; l'aria pulita facilmente ripulisce l'epitelio bronchiale offeso.
Nelle fasi di acuzie delle patologie polmonari fare suffumigi con gemme di pino e pigne; negli anni 20 nella tenuta di San Rossore a Pisa i contadini per estrarre pinoli dalle pigne verdi usavano metterle in acqua bollente; a fine giornata questa acqua non veniva buttata via ma portata al sanatorio pisano per fare suffumigi ai pazienti ricoverati.