Piero Braglia torna a casa

PISA — Piero Braglia 7 anni dopo la promozione in B si riprende il Pisa, e lo fa con una conferenza stampa dove mette subito le cose in chiaro. I ricordi sono belli ma se si vive di quello non si va da nessuna parte. Una dei passaggi che colpisce maggiormente:" dopo 7 anni è come se ci fosse stato un terremoto. E' tutto da ricostruire a cominciare dalla squadra, ma anche dalle strutture. Il terreno di gioco è pessimo. Se qualcuno si offende non me ne frega niente, sono fatto così, ma sono abituato a prendermi le mie responsabilità e magari se le dovrebbero prendere anche i responsabili della manutenzione dell'Arena; non possiamo giocare in un campo del genere".

Braglia come sempre ha le idee chiare e dopo una breve presentazione del presidente Carlo Battini, spiega perché ha accettato questa sfida:"Ora siete tutti contenti di rivedermi, mi auguro che lo siate anche a fine stagione. Non sono cambiato, rispetto a 7 anni fa. Non sono uno scemo, so cosa significa tornare in un posto che è la mia casa e dove in passato ho vinto e dove voglio fare di nuovo qualcosa d'importante. Avevo anche offerte in serie B, ma non si sono presentati bene, credevano di parlare con un ragazzino. Il presidente Battini invece mi ha convinto, così come mi ha convinto veder lavorare in questi primi giorni Vitale e lo staff tecnico. A Castellammare, l'ultimo anno, è stata un esperienza da non ripetere, e non sono d'accordo con il presidente Battini che dice che non è stata colpa mia, perché ho sbagliato tutto. Ci metto la faccia, tornare in una piazza come Pisa dopo tutto quello che abbiamo fatto la volta scorsa non è facile; o sei un pazzo o hai affetto per la città. A 59 anni non posso andare in piazze che non hanno niente da dire. E' una sfida troppo intrigante".

Braglia prosegue invitando tutti a virare in una sola direzione:" dobbiamo stare tutti uniti, lavorare insieme, fare gruppo, non solo con la squadra ma con i tifosi, la stampa, la città. Vedo che sono cambiate molte cose, non c'è entusiasmo. Dobbiamo lavorare tutti ad un unico obiettivo, che è la serie B, anche il presidente si è esposto e farà investimenti importanti se vogliamo puntare in alto".

Sulla squadra da costruire Braglia è sicuro:" Voglio un gruppo tosto, da categoria. Ho già chiesto di trovare uomini adatti al mio tipo di gioco che è sempre quello di 7 anni fa, poi se le cose non vanno i moduli si possono anche rivedere. Per il ritiro del 17 Luglio dovremmo avere già l'80% della rosa completa. Questi primi giorni di mercato sono decisivi per costruire la squadra. Intanto Vitale Orlandini si occuperanno di risolvere le comproprietà. Quando si ricomincia da zero, lo si fa su tutto, quindi penso che non punteremo sui senatori come Favasuli". Qualcuno ricorda che nel 2006-2007 quando faceva la formazione, diceva non so chi schierare ma di sicuro gioca Gabriel Raimondi:" se mi portano quindici come Raimondi vinco di sicuro il campionato". Infine il saluto in campo all'Arena davanti ad oltre 600 tifosi in tribuna che gridano il suo nome:" I tifosi sono eccezionali, sanno del grande affetto che mi lega a loro. Inutile che faccio promesse e proclami, chiedo solo di starci vicino".

Battini ha presentato alla stampa anche Andrea Orlandini, uomo mercato di Pino Vitale, che è già al lavoro nello staff nerazzurro. Orlandini ha un passato importante da calciatore della Fiorentina, dove ha giocato anche Braglia, con 265 presenze in A e una in nazionale. Il ritiro si svolgerà da giovedì 17 Luglio a martedì 5 agosto a Fiumalbo. Il debutto in coppa Italia avverrà domenica 10, in attessa della partenza del campionato fissata per il 31 agosto.

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